Prima, verso le ore 12 di lunedì 20 gennaio, la segnalazione al 112: una donna era fuggita dal Pronto Soccorso di Aosta. Aveva intenzioni suicide.
Da qui, allertate tutte le pattuglie sul territorio, la Centrale Operativa ha dato il via alle attività di ricerca per rintracciare la donna ed impedire l’eventuale atto anticonservativo, dichiarato al momento della fuga dalla struttura sanitaria.
Conoscendo i trascorsi della donna, già soccorsa in passato per motivi analoghi, il comandante della Stazione di Saint-Pierre dei Carabinieri – che al momento capeggiava il servizio – si è diretto rapidamente con la pattuglia al ponte di Aymavilles. Qui, la donna è stata individuata, in forte stato confusionale, al di là del parapetto.
Afferrata per un braccio, con l’aiuto dell’altro militare in pattuglia, la donna è stata condotta in sicurezza sulla strada, senza conseguenze. Subito dopo, è stata affidata alle cure sanitarie.
3 risposte
Insomma ora uno non è nemmeno più libero di suicidarsi?
Ma sei scemo o mangi sassi?
Ciao, sono una persona che ha tentato il suicidio.
Capisco cosa vuoi dire: uno ha il potere di decidere se finire la propria vita, soprattutto quando è troppo dolorosa per affrontarla.
Però, la mia esperienza mi ha insegnato questo: quando arrivi a quel punto, la tua mente dice che non c’è modo di guarire, che soffrirai per sempre. Ma è una bugia. In quello stato è come essere ubriachi: perdi qualsiasi capacità di giudizio ed è per questo che si sventano i suicidi. Perché può essere solo un momento transitorio. È un peccato perdere la vita per un gesto compiuto in uno stato transitorio, non credi?
Ma si può ottenere moltissimo aiuto dai dottori e dagli amici. Perciò vale la pena tentare.
Cercate mandorlo fiorito vda
Ciao!