Ci sarebbe anche la Valle d’Aosta nella lista delle Regioni dove sono finiti i surgelati scaduti rietichettati da una ditta all'ingrosso del Torinese scoperta dalla Guardia di Finanza. L’operazione delle Fiamme Gialle si è concentrata su una presunta frode e le indagini sono ancora in corso per capire dove siano stati distribuiti i surgelati tornati “freschi”. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti la ditta avrebbe cambiato la data sulle etichette di prodotti surgelati scaduti, soprattutto pesce e funghi, che poi venivano rimessi sul mercato della distribuzione. Ad attirare l’attenzione dei finanzieri sulla ditta in questione sono stati soprattutto i prezzi estremamente concorrenziali, completamente fuori mercato, della merce in vendita. Gli accertamenti si concentrano ora sulla lista dei clienti della ditta sotto inchiesta dalla procura di Torino. Una lista ramificata almeno in Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige. Un lavoro non semplice che richiederà tempo.
Il blitz è avvenuto nei giorni scorsi e alcuni dipendenti sono stati sorpresi mentre alle scatole di funghi (per un totale di 4 tonnellate) venivano tolte le vecchie etichette con scadenza 28 dicembre 2005 e apposte altre con data 30 settembre 2009. In particolare sono state sequestrate confezioni di filetti di tonno, per complessivi 30 chili, 7 tonnellate di calamari congelati, 3 tonnellate di seppie congelate, 8 quintali di gamberi ed altrettanti quintali di piovra congelata per un valore complessivo di circa 157 mila euro.