Idroelettrico, Regione costretta a modificare la moratoria dopo un ricorso delle imprese

La moratoria sarà valida solo fino al 31 dicembre 2016. Via l'impianto sanzionatorio e via le eccezioni per partecipate e comuni.
Cronaca

La Regione costretta a mettere la retromarcia sullamoratoria nell’esame delle domande di derivazione d’acqua a scopo idroelettrico, approvata nell’ottobre scorso. Contro il provvedimento della Giunta regionale, infatti, è arrivato il ricorso dell’Associazione italiana delle imprese idroelettriche al Tribunale superiore delle acque pubbliche che ha coinvolto anche l’Autorità Garante della libera concorrenza e del mercato. 

"Ci sono stati fatti una serie di rilievi rispetto a quella delibera che in qualche modo voleva tutelare i comuni e le nostre partecipate, che voleva prevedere dal punto di vista ambientale questo prosegue della moratoria, secondo l’Antitrust era in contrasto con i principi di libera concorrenza" ha spiegato oggi in Giunta l’Assessore regionale alle Opere pubbliche, Mauro Baccega. Sotto i riflettori dell’Autorità è finito anche l’impianto sanzionatorio e la moratoria stessa "il mercato doveva essere liberalizzato, secondo loro, fin da subito". Per quest’ultima la Regione ha ottenuto, fino all’approvazione del nuovo piano di tutela delle acque, una deroga fino al 31 dicembre 2016. 

"Dopo il confronto con il Garante siamo arrivati alla conclusione – ha aggiunto ancora Baccega – che era più conveniente per noi predisporre un nuovo provvedimento che salvaguardasse gli obiettivi principi. Abbiamo stralciato nella delibera che è agli atti quegli aspetti oggetto di contestazioni".

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