I cittadini di Saint-Pierre andranno a votare a maggio per il rinnovo del Consiglio Comunale? La risposta arriverà oggi alle 17 dal Consiglio di Ministri. All’ordine del giorno della riunione figura, infatti, la decisione in merito al procedimento avviato per il Comune di Saint-Pierre.
Alla riunione era stato invitato anche il presidente della Regione, Renzo Testolin che però ha declinato l’invito, esprimendo “apprezzamento per la sensibilità istituzionale dimostrata dal Governo nei confronti della Regione, nel quadro di questo delicato percorso. Un percorso nel cui ambito il Presidente della Regione, nell’esercizio delle funzioni prefettizie che gli sono attribuite, ha già presentato, nel novembre 2019, al Ministro dell’Interno la relazione prevista dal TUEL, rispetto alla quale non vi sono oggi ulteriori elementi o integrazioni che richiederebbero la sua presenza a Roma”.
Martedì scorso era arrivata la decisione del Ministro dell’Interno di non sciogliere il Consiglio comunale di Aosta, non essendoci i presupposti di legge. Decisione che ricalca le conclusioni dei tre commissari che hanno scandagliato tutti gli atti amministrativi del Comune. Diversa la valutazione fatta dai commissari inviati a Saint-Pierre, per i quali un “condizionamento dell’apparato politico e amministrativo del Comune di St-Pierre da parte della criminalità organizzata di tipo mafioso” c’è stato ed è “tale da comprometterne il buon andamento o l’imparzialità”.