Il “no” di Villeneuve ritarda la nascita del subAto Grand Paradis. Dupont: “Poca chiarezza”.

Il comune di Villeneuve ha deciso di aspettare, ritardando la costituzione del subAto del Grand Paradis, secondo Dupont le condizioni sarebbero poco chiare. “Se aspettiamo qualche mese non cambia nulla”.
Acquedotto
Cronaca
La Comunità montana del Grand Paradis aveva chiesto ai suoi comuni “di approvare entro l’ultimo consiglio utile l’adesione al subAto”. Lo hanno fatto tutti tranne Villeneuve, secondo cui le condizioni sarebbero poco chiare. Ma cos’è un subAto? La sigla sta a indicare un sub-ambito territoriale, la Valle d’Aosta è stata divisa in 7 subAto che corrispondono grosso modo con le rispettive comunità montane. Sarà il subAto a gestire i servizi idrici sul territorio, come le fogne, gli acquedotti e i depuratori. In gioco ci sono 25 milioni euro, che verranno distribuiti ai comuni per consentire loro di effettuare i lavori relativi ai servizi idrici. I comuni piccoli, in media, vedranno arrivare nelle loro casse circa 300-400 mila euro. I fondi sono già stati deliberati ma l’erogazione avverrà solo quando i vari subAto saranno costituiti. Ecco spiegata la fretta della Grand Paradis di approvare il tutto, in fretta e furia, nell’ultimo consiglio della legislatura. “E’ l’unico modo per sbloccare i fondi – dice il presidente della Comunità montana Bruno Domaine – tutti i comuni l’hanno approvato tranne Villeneuve”.
Il sindaco di Villeneuve, Clemente Dupont preferisce aspettare, “molte cose non sono chiare – dice – a questo punto meglio aspettare qualche mese, tanto non cambia nulla a nessuno”. In particolare Dupont sottolinea che al sub-ambito del Grand Paradis hanno aderito solo 10 comuni su 13: St-Nicolas, Aymavilles e Sarre, infatti, hanno deciso di andare con Aosta. “A gestire il subAto – spiega il sindaco – sarà la Comunità montana, ma come saranno regolati i rapporti, dal momento che solo 10 comuni fanno parte dello stesso ambito? Non è ancora chiaro”.
Altro problema riguarda il consorzio “Eve” che allo stato attuale eroga servizi – come la depurazione – a molti comuni valdostani, tra cui Villeneuve. “Ebbene – devidenzia ancora Dupont – Eve confluirà nel sub Ambito Mont Emilius: continuerà a erogare servizi anche agli altri, e a quali condizioni? Non possiamo approvare una cosa a scatola chiusa”. Al momento di votare al sindaco si è opposta la minoranza che ha votato contro: “Le cose che dice il sindaco – sostiene Roberta Quattrocchio – sono in parte giuste, ma la sua è una posizione politica forte, che non condividiamo, anche perché in ballo, per il nostro comune, ci sono 360 mila euro, soldi che ci servono”. Anche la maggioranza non è stata compatta e il consigliere Mauro Patruno si è astenuto. Chiede la Quattrocchio: “Quindi quando affronteremo nuovamente la situazione?”. Dupont dopo trent’anni abbandonerà l’amministrazione e sornione risponde: “dopo le elezioni”.

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