Tragedia sulle piste di sci del comprensorio di Pila. Stefano Tamiazzo, sciatore milanese di 45 anni, è morto ieri mattina sulle piste di sci di Pila, mentre era a sciare con la figlia di nove anni. Poco prima delle ore 12, Tamiazzo stava percorrendo una stradina di rientro sulla pista Pré Noir, a pochi metri di distanza dalla figlia di nove anni, quando improvvisamente ha incrociato gli sci. E’ stato così proiettato in avanti, ha preso velocità è si è andato a schiantare contro un muro di pietra, dopo aver sfondato la rete di protezione. Il colpo alla testa gli è stato fatale: ossa del cranio rotte e vertebra cervicale spezzata, la morte è stata istantanea.
A chiamare i soccorsi è stato un agente di Polizia del corpo “Angeli della neve” che prestava servizio a poca distanza dal punto dove è accaduto l’incidente. Stefano Tamiazzo, imprenditore milanese, lascia così la moglie Eleonora e le due figlie di 9 e 4 anni. L’uomo si trovava in Valle d’Aosta dal 27 dicembre per passare le vacanze natalizie con la famiglia. Risiedevano presso un albergo di Pila. Il fratello Gianluca, avrebbe dovuto raggiungerlo sulle piste. Si erano sentiti qualche ora prima al telefono. Una volta giunto sulle piste ha visto passare la motoslitta che aveva recuperato il corpo del fratello sulla quale si trovava anche la nipote. Proprio il giorno prima tutta la famiglia si era riunita per festeggiare gli 80 anni della madre di Stefano e Gianluca.
Tamiazzo, imprenditore della multinazionale statunitense KPMG è la seconda vittima delle piste di sci in questo week end. Un altro incidente mortale si è consumato sabato pomeriggio ad Alagna Valsesia. Gianluigi Mitti, anche lui milanese, si è schiantato contro un albero dopo essere finito fuori pista. Le due morti portano alla ribalta il problema della sicurezza sulle piste e dell’uso del casco, soprattutto in un periodo affollato come quello attuale.
A chiamare i soccorsi è stato un agente di Polizia del corpo “Angeli della neve” che prestava servizio a poca distanza dal punto dove è accaduto l’incidente. Stefano Tamiazzo, imprenditore milanese, lascia così la moglie Eleonora e le due figlie di 9 e 4 anni. L’uomo si trovava in Valle d’Aosta dal 27 dicembre per passare le vacanze natalizie con la famiglia. Risiedevano presso un albergo di Pila. Il fratello Gianluca, avrebbe dovuto raggiungerlo sulle piste. Si erano sentiti qualche ora prima al telefono. Una volta giunto sulle piste ha visto passare la motoslitta che aveva recuperato il corpo del fratello sulla quale si trovava anche la nipote. Proprio il giorno prima tutta la famiglia si era riunita per festeggiare gli 80 anni della madre di Stefano e Gianluca.
Tamiazzo, imprenditore della multinazionale statunitense KPMG è la seconda vittima delle piste di sci in questo week end. Un altro incidente mortale si è consumato sabato pomeriggio ad Alagna Valsesia. Gianluigi Mitti, anche lui milanese, si è schiantato contro un albero dopo essere finito fuori pista. Le due morti portano alla ribalta il problema della sicurezza sulle piste e dell’uso del casco, soprattutto in un periodo affollato come quello attuale.
Nel week end sono stati, inoltre, diversi gli interventi ad opera della protezione civile per infortuni avvenuti sulle piste da sci. Nella giornata di sabato a Courmayeur l'elicotero della protezione civile è intervenuto per un trauma al bacino, successivamente ha recuperato alcuni sciatori infortunati alle 12 a Champorcher (frattura della tibia), alle 12.30 a Valtournenche (trauma dorsale), alle 13 a Courmayeur (trauma dorsale), alle 13.30 e alle 14 nuovamente a Champorcher per una frattura della gamba e per una ferita ad una gamba, e alle 15.30 ad Ayas (trauma dorsale). Si tratta di incidenti di lieve entità.