In Valle sequestrati 113 pacchi di pellet contaminati. Sigilli anche ad alcune stufe e camini

Intanto, è stato iscritto nel registro degli indagati il legale rappresentante della Graanul Invest, azienda lituana che produce il pellet 'Natur Kraft' risultato radioattivo. Oggi in Procura ad Aosta si è svolto un summit per fronteggiare l'emergenza.
Da sx Marilinda Mineccia, Bernadette Nicotra, Antonio Gambardella
Cronaca

In Valle d'Aosta sono stati sequestrati 113 pacchi di pellet radioattivo. I sequestri sono stati eseguiti a Saint-Nicolas, 86 sacchi per un totale di 1.200 chilogrammi, 3 pacchi a Nus (45 chili) e 24 a Pontey (360 chili). Ma non solo. Oltre ai sacchi di pellet radioattivi, i vigili del fuoco e la polizia stanno effettuando anche sequestri di impianti di riscaldamento in Valle d'Aosta. In particolare, sono stati messi i sigilli ad un camino murato in un alloggio di Charvensod, oltre che a numerose stufe e relative canne fumarie, dove sono state trovate tracce di Cesio 137.

I rilievi sono compiuti dai vigili del fuoco che provvedono anche a mettere in sicurezza gli impianti e a portare via dalle abitazioni eventuali ceneri radioattive. Per il momento, si sa solo che il pellet inerte non è pericoloso, mentre lo sono le ceneri. Per quanto riguarda stufe e camini sono ancora in corso le anali e gli accertamenti. Intanto, la procura ha iscritto nel registro degli indagati il legale rappresentante della Graanul Invest, azienda lituana che produce il pellet 'Natur Kraft' risultato radioattivo. Non si esclude che nei prossimi giorni possano esserci altri indagati.

Oggi, mercoledì 17 giugno, in procura ad Aosta, si è svolto un summit per fronteggiare l'emergenza. Alla riunione, oltre al procuratore capo di Aosta, Marilinda Mineccia, hanno partecipato il capo del corpo nazionale del vigili del fuoco, Antonio Gambardella, il vice capo di gabinetto del ministero dell'Ambiente, Bernadette Nicotra, il responsabile dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale l'ingegnere Roberto Mezzanotte e vari tecnici dei vigili del fuoco del Piemonte.

''Abbiamo deciso delle linee guida da seguire per quanto riguarda le analisi da effettuare sul pellet contaminato – ha commentato il procuratore capo Marilinda Mineccia – ed allo stato attuale sappiamo con certezza che il pellet inerte non è pericolo, mentre lo sono le ceneri. Tutto è ancora da verificare per quanto riguarda stufe e camini. Stiamo facendo un lavoro di sinergia, ognuno con le sue competenze. Attualmente non si tratta di uno stato di crisi, ma solo di allerta. In Valle, il pellet è stato pressoché tutto sequestrato, per cui la situazione è sotto controllo''.

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