Inchiesta bestiame, consegnate tutte le traduzioni dal patois

L'udienza è stata aggiornata al 6 dicembre per l'esame dei periti, ed eventualmente la discussione e le richieste delle parti civili.
Il tribunale di Aosta
Cronaca

Dopo due anni circa le traduzioni delle intercettazioni, dal patois all’italiano, del processo sulla fontina adulterata e il bestiame contaminato, sono arrivate al Gup Giuseppe Colazingari. L’udienza è stata aggiornata al 6 dicembre per l’esame dei periti, ed eventualmente la discussione e le richieste delle parti civili.

Prevista anche una perizia – che non blocca il processo e su richiesta di alcune difese dei 59 imputati – per trascrivere le intercettazioni in italiano. L’udienza preliminare proseguirà con il calendario già fissato (10, 13 e 15 gennaio). La prima udienza risale al 12 ottobre del 2011.

A seguito dell’attività investigativa avviata nel 2008 da Nas, carabinieri e corpo forestale, coordinati dal pm Pasquale Longarini, i 59 imputati – allevatori, veterinari e produttori di formaggi operanti in Valle d’Aosta – sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni della Regione, maltrattamento e uccisione di animali, abusivo esercizio di professione e frode in commercio. Come parte civile si sono costituite la Regione Valle d’Aosta, l’Azienda Usl Valle d’Aosta e l’Associazione nazionale dei bovini di razza valdostana (Anaborava). 

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