Va verso l’archiviazione il fascicolo aperto dalla Procura di Aosta su una serie di presunte timbrature false all’Unità Sanitaria Locale della Valle d’Aosta. Il pubblico ministero Luca Ceccanti, titolare dell’inchiesta, è prossimo a richiederla al Gip del Tribunale. Le ipotesi di reato – addebitate, a vario titolo, a sei dipendenti dell’azienda sanitaria – erano la truffa e la violazione del decreto legislativo sulle “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” (n. 165/2001).
Nei termini a loro disposizione dopo la chiusura delle indagini preliminari – condotte dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza, anche con l’ausilio di una telecamera nascosta – cinque dei sei indagati hanno chiesto di essere sentiti dal pm, fornendo spiegazioni sulle rispettive contestazioni. Sono inoltre stati svolti ulteriori, e maggiormente approfonditi, atti investigativi sulla vicenda, che era emersa lo scorso dicembre.
In tutti i casi, il Pubblico ministero Ceccanti, anche in relazione alla episodicità delle timbrature in discussione, non ravvisa gli estremi per procedere penalmente nei confronti degli indagati. Da ciò, l’imminente istanza di archiviazione delle ipotesi avanzate a carico degli assistenti e coadiutori amministrativi I.C. (45 anni, Sarre), E.D. (44, Aosta), A. L.(36, Sarre), F. E. (42, Gressan), A. P. (48, Châtillon) e P. P.(45, Valpelline), tutti dipendenti degli uffici di via Guido Rey. Starà poi al Gip pronunciarsi in merito.
