Incidente del Rutor, le autopsie confermano le morti per politrauma

Con la conclusione degli esami, la Procura ha dato l’ok ai funerali delle sette vittime dello scontro, in volo, tra un elicottero impegnato in rotazioni di eliski e un aereo da turismo decollato dalla Francia.
le ricerche sul ghiacciaio del Rutor
Cronaca

Dopo le autopsie, svolte negli scorsi giorni all’Ospedale di Aosta, dalla Procura è arrivato il nulla-osta ai funerali delle sette vittime dell’incidente aereo sul ghiacciaio del Rutor. Gli esami, affidati al medico legale Mirella Gherardi, hanno confermato la morte per politrauma delle persone che erano a bordo dell’elicottero e dell’aereo da turismo scontratisi in volo, ad oltre 2600 metri di altitudine.

Cinque viaggiavano sull’Eurocopter utilizzato dalla “Gmh” quel pomeriggio per le rotazioni di eliski. Oltre al pilota Maurizio Scarpelli (53 anni, toscano di Reggello), e alla guida alpina che lo accompagnava Frank Henssler (49, tedesco, ma residente a Gressoney-La-Trinité), hanno perso la vita tre sciatori che provenivano dalla Germania: i coniugi Christoph Jakob e Sattler Ingrid Jakob (entrambi 58enni) e l’imprenditore edile bavarese Maximilian Karl Ludwig Schierer (48, della Baviera).

Le altre due vittime erano invece a bordo dello Jodel D140 decollato da Megève: il belga Arnaud Goffin (51) e il francese Bruno Marais (59), entrambi allievi del pilota francese Philippe Michel (63), uno dei due sopravvissuti nell’incidente (l’altro, il 34enne Martin Werner era sull’elicottero), ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Aosta. A carico di Michel la Procura ha disposto il fermo per le accuse di disastro aereo colposo aggravato e omicidio colposo plurimo aggrarvato. Il Gip, nell’udienza di convalida, ha previsto la custodia al nosocomio, fino al miglioramento delle sue condizioni.

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