E’ l’omicidio stradale l’ipotesi di reato formulata dalla Procura di Aosta a carico del conducente dell’auto che sabato scorso, di prima mattina, lungo la strada regionale 44, nel comune di Gressoney-Saint-Jean, ha investito e ucciso Angelo Nicco, 63 anni. I primi atti sul sinistro, rilevato dai Carabinieri, sono giunti in Procura stamane. Il fascicolo è affidato al pubblico ministero Eugenia Menichetti.
Alla guida del mezzo vi era Marco Pasi, 65 anni, oggi in pensione, ma conosciuto per essere stato segretario comunale sia a Pont-Saint-Martin, sia a Gressoney-Saint-Jean, dove vive. La sua auto scendeva a valle e, nell’affrontare il tratto di strada successivo al piazzale Weissmattenn, ha urtato la “coda” della “désarpa” in cui, assieme ad altri allevatori, era impegnato Nicco, che camminava accanto alle ultime bovine del corteo, dopo la stagione estiva trascorsa in alpeggio.
L’impatto è stato significativo: oltre all’uomo ha perso la vita anche una delle mucche della mandria. La condotta di Pasi viene giudicata dagli inquirenti corretta: dopo lo scontro non ha tentato di allontanarsi ed ha atteso i soccorsi sul luogo. Nell’analisi dell’accaduto, l’attenzione è, in particolare, su tre fattori: la visibilità reale a quell’ora del giorno e le condizioni del fondo stradale (i fatti si sono svolti attorno alle 7.40, dopo almeno 48 ore di maltempo, con neve in quota), la velocità cui viaggiava l’auto di Pasi e l’effettiva presenza delle segnalazioni (obbligatorie per legge) di cui il corteo di persone e bovine doveva disporre per palesare, agli altri automobilisti e pedoni, la sua presenza.
A quanto si apprende è intenzione della Procura affidare una consulenza ad un perito per chiarire la dinamica dell'incidente. Nel frattempo, dal magistrato competente è arrivato il “nulla osta” ai funerali della vittima dell’incidente. L’ultimo saluto ad Angelo Nicco verrà dato domani, martedì 18 ottobre, alle 15 a Vert di Donnas, paese in cui era residente.