Crolla, nella nostra regione, la mortalità legata agli incidenti stradali. Dai 12 morti registrati nel 2018 si è passati a 4 nel 2019 e la riduzione, nel periodo 2010-2019, è del 63%, sebbene in valore assoluto il numero di incidenti, l’anno scorso, sia aumentato del 17% rispetto a quello precedente. A diffondere i dati Istat, nella “Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada”, che ricorre oggi, domenica 15 novembre, è la Polizia stradale della Valle d’Aosta.
Nella tratta autostradale tra il Traforo del Monte Bianco e Quincinetto nel 2019 si sono verificati 22 incidenti con lesioni, rispetto ai 18 del 2018, ma con una contrazione del 16% del numero dei feriti. Le violazioni riscontrate più spesso riguardano il rispetto dei limiti di velocità, il mancato uso delle cinture e l’uso del cellulare alla guida. Queste condotte, da sole, costituiscono oltre il 50% delle sanzioni comminate sinora, nel 2020, dalla Sezione della Polstrada di Aosta.
La ricorrenza odierna nasce come momento di ricordo e riflessione, che viene dedicato alle vittime degli incidenti ed ai loro familiari, per contribuire al cambiamento delle abitudini negative degli automobilisti. Un problema non solo italiano: il programma di azione europea sulla sicurezza stradale 2010-2020 quantifica un nuovo obiettivo, indicando una riduzione ulteriore del 50% in 10 anni delle vittime di incidenti stradali.
Un obiettivo impegnativo, ma le cifre restituiscono un trend generale di calo. L’anno scorso in Italia sono stati rilevati 172.183 sinistri con lesioni a persone, rispetto ai 172.553 del 2018, che hanno provocato 3.173 vittime e 241.384 feriti. Cifre in calo se paragonate ai 3.334 deceduti e ai 242.919 feriti di due anni fa. Una mortalità sostanzialmente dimezzata comparando il dato ai 7.096 decessi registrati nel 2001. “In queste occasioni – si legge in una nota della Polstrada – la memoria va a tutte le vittime di incidenti, compresi gli appartenenti alle forze di polizia”.
“Da sempre gli operatori della Polizia stradale indossano una divisa – continua il comunicato – tessuta da impegno, sacrificio, abnegazione: i valori fondanti del loro operato che consentono di vivere con prossimità e grande sensibilità la missione, spesso eroica e dolorosa che sono chiamati a svolgere. Per assicurare tutto questo, pagano da sempre un prezzo altissimo, ad oggi sono 376 i colleghi della Polizia stradale che hanno sacrificato la loro vita sulla strada”.
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Statistiche del cavolo….siamo stati a casa per tre mesi sara gia che aumentavano le morti x inicidenti…