Ingiuria e investe i Carabinieri, arrestata 39enne

Si tratta di una donna residente a Castelfranco di Sotto (Pisa). I fatti nella notte tra sabato 11 e domenica 12 gennaio scorsi, a Courmayeur.
Carabinieri (foto d'archivio)
Cronaca

Una donna 39enne, residente a Castelfranco di Sotto (Pisa), è stata arrestata in Alta Valle dai Carabinieri nella notte tra sabato 11 e domenica 12 gennaio scorsi, con le accuse di lesioni, resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale.

Tutto inizia in serata, quando al 112 arriva una chiamata da un albergo di Courmayeur, segnalando una violenta lite tra i due occupanti di una stanza, un uomo e una donna.

I militari accorrono e trovano solo lui. Dalle prime informazioni raccolte, la causa del diverbio viene individuata nel fatto che lei avesse guidato dopo qualche bicchiere di troppo. Saputo che la donna si fosse poi allontanata in auto, i Carabinieri allarmati, si mettono sulle sue tracce.

Individuano la vettura nel parcheggio di un locale. Il controllo non appare semplice da subito. La conducente, nella ricostruzione dell’Arma, si rifiuta di consegnare i documenti ed ingiuria ripetutamente i militari, che continuano a tentare di farla ragionare.

Dopodiché, restando a bordo della vettura, con la portiera aperta, la donna ingrana la retromarcia e tenta di fuggire. Uno degli operanti cade, colpito dallo sportello in movimento, e l’altro riporta lesioni ad un piede, schiacciato da uno pneumatico. Entrambi, visitati al “Parini”, riporteranno alcuni giorni di prognosi.

L’auto della donna viene nuovamente trovata e, anche nel secondo controllo, non cessano le “intemperie”. La 39enne tenta di colpirli con dei calci e di morderli. Stavolta viene immobilizzata e condotta in caserma, dove scatta l’arresto.

Nella mattinata di oggi, la donna è stata condotta dinanzi al giudice monocratico Maurizio D’Abrusco, per essere giudicata per direttissima. Difesa dall’avvocato Andrea Urbica, ha chiesto l’ammissione alla messa alla prova, una modalità alternativa di estinzione del reato che passa per lo svolgimento di ore di lavori di utilità sociale.

Dopo la convalida dell’arresto, l’udienza è stata aggiornata al 10 giugno, per la predisposizione del programma di lavoro cui l’imputata dovrà sottoporsi. I militari operanti erano tutelati dall’avvocato Filippo Vaccino. L’accusa era rappresentata dal pm Francesco Pizzato.

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