Interdittiva antimafia, il Tar respinta la richiesta di sospensiva della Tramoter

Nel maggio scorso il Questore ha reiterato l'interdittiva antimafia del 6 ottobre 2015 nei confronti della Tramoter di Saint-Christophe.
I giudici del Tribunale Amministrativo
Cronaca

Il Tar deciderà il 12 di settembre sulla richiesta della Tramoter di Saint-Christophe di annullare la nuova interdittiva antimafia emessa dal Questore di Aosta il 25 maggio scorso. Ieri i giudici hanno bocciato la richiesta di sospensiva. 

Nel decreto emesso ieri il Tar ricorda come "nel contemperamento degli interessi coinvolti nella vicenda all’esame appare prevalente, allo stato, quello pubblico, sotteso" all'interdittiva. Inoltre "nelle more della trattazione collegiale dell’istanza di sospensiva qui prodotta, per la quale si fissa sin d’ora la camera di consiglio del 12 settembre 2017, non appare ravvisabile in capo alla parte ricorrente una situazione di “periculum” particolarmente qualificato tale da giustificare l’adozione di una misura cautelare provvisoria".

Nel giugno 2016 il Tar aveva già respinto un primo ricorso, ritenendo "provato quel quadro di sussistenza di elementi dai quali sia deducibile il pericolo di inferenze e potenziali infiltrazioni mafiose". Nel frattempo, però, il 18 gennaio il tribunale di Aosta ha assolto Vincenzo Furfaro, 58 anni, e la figlia Rossella, 31 anni, titolare, in un processo su un presunto traffico di rifiuti da scavo provenienti anche dal cantiere del parcheggio pluripiano dell'ospedale Parini, costruito da Edilsud e acquistato nel 2013 dalla Regione. 

Era stata la stessa procura a chiedere l'assoluzione di tutti i sei imputati, dopo che il tribunale collegiale aveva dichiarato inutilizzabili le intercettazioni perché disposte nell'ambito di un diverso procedimento penale. 

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