Il giudice monocratico Giuseppe Colazingari ha condannato a 400 euro e al pagamento di 30 mila euro alla parte offesa, Matthew Adrian Cook, 46 anni, responsabile italiano della multinazionale Nike. L’imputato era accusato di lesioni colpose. Nel 2005, un dipendente del magazzino Nike Factory Store di Quart, Silvio Tadiello, 40 anni di Aosta, aveva subito un incidente sul lavoro. Da allora Tadiello non aveva preso un euro dalla multinazionale, anzi era stato licenziato. Ora, la Nike gli dovrà dare 30 mila euro.
Il 12 giugno del 2005 Tadiello era caduto da una scala, fratturandosi il braccio destro, mentre cercava di prendere del materiale in magazzino. Dalle indagini effettuate dall’ispettorato al lavoro era emerso che la scala non era a norma.
“In tre anni ho subito otto interventi – spiega Tadiello – ho un’invalidità permanente del 36%. Dal giorno del mio incidente la mia vita è cambiata. La Nike non ha mai voluto risarcirmi nulla, anzi, dopo che sono rientrato a lavorare, dopo il periodo di malattia, sono iniziati i dispetti. Fino al licenziamento avvenuto nel febbraio del 2007. Sono così entrato in depressione, non sono riuscito a trovare un lavoro per le mie capacità. Nulla. Ci sono voluti tre anni per avere un po’ di giustizia”.
Ora, la vicenda proseguirà in sede civile.
“In tre anni ho subito otto interventi – spiega Tadiello – ho un’invalidità permanente del 36%. Dal giorno del mio incidente la mia vita è cambiata. La Nike non ha mai voluto risarcirmi nulla, anzi, dopo che sono rientrato a lavorare, dopo il periodo di malattia, sono iniziati i dispetti. Fino al licenziamento avvenuto nel febbraio del 2007. Sono così entrato in depressione, non sono riuscito a trovare un lavoro per le mie capacità. Nulla. Ci sono voluti tre anni per avere un po’ di giustizia”.
Ora, la vicenda proseguirà in sede civile.