E’ uno sfogo fra il serio e il faceto quello di Enrico Cavagnet, allevatore di Cogne, che ha trovato una delle sue pecore sbranata dai lupi durante il pascolo. Un’amara constatazione di uno dei tanti pastori che vivono e lavorano in montagna e per i quali la convivenza con il predatore non è sempre facile.
“In questi giorni, su Facebook – scrive Cavagnet sul suo profilo – ho visto delle bellissime foto di lupi intenti a cacciare nella splendida Valnontey, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, da quanto riportato dai vari avvistamenti, i poverini penano non poco per rimediare un pasto, il Camoscio non è preda facile soprattutto su terreni cosi impervi, fortunatamente per lui, presto in zona arriverò io con un gregge di cinquecento Pecore e tanti Agnellini, che ahimè pur con tutto l’impegno profuso nel tentativo di proteggerli, saranno per i Lupi facili prede”.
Poi Cavagnet lancia la sua provocazione: “Tra i tanti estimatori di questo splendido predatore, tra i tanti amanti della nostra bella Valle di Cogne, tra i tanti che credono che il lavoro svolto dal pastore con il suo gregge meriti di essere sostenuto, mi domandavo se durante la prossima estate, vi fosse qualcuno così generoso da voler offrire un pasto al Lupo che verrà a servirsi alla mensa del mio gregge. Una Pecora vale 200 €. un Agnellino 50 €. un Agnellone 80 €”.