Molotov al quartiere Cogne, una residente: “un botto, poi c’era fumo ovunque”

L’allarme, dallo stabile colpito dalla bottiglia incendiaria, è stato dato attorno alle 2.30 di stanotte. “Si sentiva un forte odore di benzina”, racconta la donna che ha dato l’allarme. La Squadra Mobile al lavoro per raccogliere testimonianze.
Molotov
Cronaca

“Ho sentito un botto a notte fonda e sono corsa fuori dall’alloggio”. A parlare è la donna che attorno alle 2.30 di oggi, mercoledì 16 aprile, ha dato l’allarme dallo stabile del quartiere Cogne colpito, sul portone d’ingresso, da una bottiglia incendiaria. “Mi sono spaventata tanto. – continua la residente nell’immobile di via Liconi – Nella tromba delle scale c’era fumo ovunque, che è rapidamente arrivato fino ai piani superiori, e si sentiva un forte odore di benzina”.

Quindi, passando dal giardino, “sono riuscita ad arrivare fuori e ha visto le fiamme che avvolgevano il portone”. Sul posto, dopo la richiesta di soccorso, sono arrivati i Vigili del fuoco e la Polizia di Stato. I danni sono tutto sommato contenuti, circoscritti all’accesso del condominio. Il vetro della porta, su un lato in basso, risulta colpito, facilmente dal rudimentale ordigno incendiario, lanciato dall’esterno. La pulsantiera dei citofoni si è sciolta per il calore delle fiamme.

Spento l’incendio, sono stati recuperati i cocci di una bottiglia, di colore verde, come quelle usate per i succhi di frutta. Rilievi sono stati compiuti dalla Polizia scientifica e la Squadra Mobile della Questura è al lavoro per raccogliere le testimonianze dei condomini, utili a ricostruire l’accaduto. In particolare, nelle vicinanze del portone, nell’imminenza dei fatti, sarebbero stati notati due uomini. L’area è interessata da un cantiere e gli agenti vaglieranno anche le immagini degli impianti di videosorveglianza della zona.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, procedono senza escludere alcuna ipotesi. Stando ad alcuni abitanti della zona, la situazione dello stabile è peggiorata con l’arrivo di un nuovo condomino, circa un anno fa. Da allora, dicono esasperati, si è iniziato a notare via vai di persone alle ore più disparate, con i campanelli degli alloggi suonati talvolta a notte fonda, perché scambiati per l’interruttore della luce della scala.

Insomma, un clima pesante, che sta ora agli inquirenti cercare di decifrare, per capire se, e in quale modo, sia collegato al lancio della bottiglia incendiaria. Un episodio che ha perturbato, una volta di più, il clima di una zona caratterizzata dalla presenza di numerose unità di edilizia residenziale pubblica, oggetto di interventi ripetuti di riqualificazione urbanistica, tutt’ora in corso.

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