Un quadro preoccupante. E’ quanto emerge secondo Legambiente dagli ultimi dati relativi alla concentrazione di metalli pesanti nelle polveri PM10 relativi alla centralina di rilevamento di via 1° maggio (prossima alla Cogne acciai speciali) nell’anno 2012. In particolare, come segnala la stessa relazione Arpa, “i livelli di metalli su PM10 misurati nel 2012 nel sito di via I Maggio risultano superiori rispetto al 2011. Per alcuni metalli (Nichel, Cromo e Ferro) tale differenza è molto sensibile”. In particolare il Ferro da 436 Ng/m3 nel 2011 passa a 1310 Ng/m3 nel 2012; il Nickel, il cui valore obiettivo per legge è pari a 20 Ng/m3, raddoppia, passando da 28 a 54 Ng/m3 e il Cromo da 86 Ng/m3 nel 2011 arriva a 267 nel 2012.
Ma come si è arrivati a tali dati? Come scrive l’Arpa “a partire da gennaio 2012, nell’ambito del continuo miglioramento della strumentazione di misura di qualità dell’aria in dotazione all’Arpa, nella sola stazione di via I Maggio è stato installato un nuovo sistema di campionamento per la determinazione dei metalli su PM10.” Strumentazioni più sofisticate che Arpa ha voluto testare nel dicembre scorso anche in Piazza Plouves dove “i primi dati confermano che i valori di metalli misurati con il “nuovo” sistema di campionamento sono, in particolare per alcuni metalli, sensibilmente superiori rispetto a quelli misurati con il “vecchio” sistema” ovvero il “nuovo” strumento garantisce un campionamento di polveri più accurato.”
Per capire, però, secondo la Cogne Acciai Speciali se vi sia stato un peggioramento dell’inquinamento dell’aria bisogna aspettare tutto il 2013 per avere dei dati storici. Scrive in questo senso anche Arpa: “I primi dati della misura in parallelo condotti a fine 2012 dovranno essere necessariamente verificati in relazione alle possibili variabilità stagionali che possono avere un’influenza sensibile sul campionamento delle polveri. Pertanto il campionamento in parallelo con i due sistemi a Piazza Plouves si protrarrà per alcuni mesi del 2013 al fine di verificare in quale misura, il nuovo sistema di campionamento adottato consenta una determinazione più accurata dei metalli su PM10 in aria ambiente.”
Aspettando una validazione dei dati, Legambiente chiede a Cas di accelerare gli interventi previsti dall’Aia.
“Una situazione complessivamente preoccupante – sottolinea in una nota la presidente del Circolo, Alessandra Piccioni – Le emissioni diffuse costituiscono un problema, ma i dati appena resi pubblici ci fanno capire che anche i fumi provenienti dai camini, con questi livelli di emissione consentiti, non garantiscono una buona qualità dell’aria. A questo punto – conclude Piccioni – crediamo che gli interventi di abbattimento degli inquinanti e contenimento delle emissioni diffuse, contenuti nel crono programma previsto nell’AIA, andrebbero effettuati con maggiore celerità. Ci rendiamo conto che questa è una richiesta pesante, ma dalla salubrità dell’aria dipende la salute dei cittadini, e da questa relazione non si può prescindere”.