Intanto, gli uomini della Digos di Aosta stanno valutando come procedere a seguito dei continui atti dimostrativi dell'associazione. Per il momento, infatti, non ci sono aspetti penali, ma al limite alcune violazioni amministrative al codice della strada, in quanto avrebbero coperto i cartelli stradali.
I sei esponenti di Casa Pound, infatti, sono stati fermati questa mattina, dopo aver appeso manichini in varie parti della città. I giovani sono stati fermati mentre si apprestavano ad andare a scuola, ma erano stati seguiti per ore mentre appendevano i manichini sui monumenti e sui cartelli stradali. Gli uomini della Digos, infatti, hanno svolto le loro indagini, hanno seguito i ragazzi, tutti i loro movimenti e spostamenti e poi li hanno fermati e identificati e i ragazzi hanno ammesso di essere stati loro ad appendere i manichini, un gesto dimostrativo, che rientrerebbe rientrerebbe in una campagna di sensibilizzazione promossa a livello nazionale da Casa Pound contro il disagio abitativo.
''Apprendiamo da articoli apparsi in rete quest'oggi che sarebbero stati fermati alcuni ragazzi di CasaPound intenti ad attaccare i manichini per sensibilizzare cittadini e media sul problema abitativo, la notizia è falsa – dichiara in una nota Igor Bosonin responsabile per Aosta del movimento di estrema destra. – I ragazzi sono stati fermati dalle forze dell'ordine all'ingresso delle loro rispettive scuole, non colti dunque mentre appendevano manichini per il Mutuo Sociale. E' importante sottolineare questo fatto, poiché dà una chiara idea del clima malsano che qualcuno vuole creare in città: tra proclami deliranti di pseudo-associazioni antifasciste ed un comportamento non professionale da parte delle Autorità pubbliche che a questo punto è chiaro che stanno cercando di intimidire i ragazzi più giovani".


