La Procura della Repubblica ha iscritto nel registro degli indagati, con l’ipotesi di omicidio preterintenzionale, il nome di Remo Quendoz, il 46enne di Charvensod coinvolto nella violenta lite in cui, nelle prime ore di domenica scorsa, 23 settembre, nel capoluogo del paese, ha perso la vita il 50enne di origini marocchine Rachid Oussalam.
L’uomo è assistito dagli avvocati Danilo Pastore del foro di Ivrea e Fabrizio Voltan di quello di Torino. Nel frattempo, continua il lavoro degli inquirenti, coordinati dal pm Francesco Pizzato, per far luce su alcuni aspetti della vicenda. Nella mattinata di oggi, martedì 25 settembre, con alcuni esami curati dal radiologo Davide Machado è iniziata l’autopsia disposta dalla Procura, che proseguirà in settimana con l’analisi del cadavere del 50enne da parte del medico legale Mirella Gherardi. L’obiettivo dell’esame, cui l’indagato può chiedere di assistere con propri consulenti, è stabilire le cause esatte della morte di Oussalam, con particolare riferimento al fatto che la stessa sia sopravvenuta per l’urto del capo al suolo, cadendo.
Inoltre, i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile e del Reparto operativo stanno continuando a vagliare le testimonianze raccolte, oltre ad acquisire ulteriori elementi (come le immagini della videosorveglianza comunale), in grado di accertare se, assieme a Quendoz e Oussalam, fuori dal locale dinanzi al quale si sono svolti i fatti, lungo la regionale per Pila, si fossero spostati anche altri avventori, tra coloro che – all’interno – avevano notato l’accendersi del diverbio tra i due. Sequestrati, sul luogo, pure alcuni cocci di vetro trovati nelle vicinanze delle chiazze di sangue lasciate dalla colluttazione.