Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi è l’accusa per cui un 43enne, nato a Napoli, è stato arrestato in settimana, a Pré-Saint-Didier. I Carabinieri lo hanno trovato in possesso di uno scatolone in cui si trovavano tre iPhone e quattro confezioni di AirPods, risultati contraffatti (anche in modo palese, perché il logo sul telefono raffigurava una mela intera, anziché morsicata).
L’uomo era stato portato in carcere a Brissogne e oggi, venerdì 1° dicembre, si è tenuta l’udienza (la Procura, con il pm Manlio D’Ambrosi, aveva chiesto la custodia cautelare in cella), conclusasi con la convalida del fermo e l’applicazione all’uomo della misura del divieto di dimora in Valle. A carico presenta condanne definitive per lo stesso reato che gli viene contestato in questa occasione, per fatti commessi in altri luoghi d’Italia.
A lui i militari della stazione di Morgex sono arrivati dopo aver ricevuto la denuncia di una donna che lavora in un esercizio commerciale dove l’arrestato era entrato, appoggiando uno smartphone e gli auricolari sul banco. “Li vuoi comprare, per 800 euro?” era stata la proposta, ripetuta anche con modi insistenti.
I Carabinieri lo hanno individuato in giro e, trovato in possesso del materiale risultato contraffatto, è scattato l’arresto, in flagranza di reato per l’introduzione o commercio dei prodotti falsi. Per l’episodio nell’attività commerciale è indagato per ricettazione e tentata truffa. Accertamenti sono in corso per capire se fosse riuscito a piazzare altra merce prima di essere fermato.
Una risposta
Mi viene da ridere al pensare che, mentre qui un fatto così fa notizia, nel resto d’Italia è all’ordine del giorno e non gli verrebbe dedicato nemmeno un trafiletto in ultima pagina!!