Mamme e bimbi travolti da auto, petizione in corso Lancieri per chiedere più sicurezza

Da venerdì scorso, presso la libreria Brivio, è in corso una petizione promossa dalla titolare Romaine Pernettaz. La raccolta firme chiede, in particolare, al Sindaco di Aosta di installare dei dissuasori di velocità.
Il luogo dell'incidente in corso Lancieri
Cronaca

Dopo l’incidente del 31 gennaio scorso quando un’auto ha travolto sul marciapiede due mamme con i loro bimbi, di soli pochi mesi, i commercianti di corso Lancieri chiedono al Sindaco di Aosta più sicurezza per quella strada, da molti vista come una “pista”.
Da venerdì scorso, presso la libreria Brivio, è in corso una petizione promossa dalla titolare Romaine Pernettaz.

“Siamo scossi da quanto successo. – spiega Romaine – Ho una bimba di 2 mesi e quel giorno ho ricevuto numerose chiamate perché in molti hanno creduto che potessi essere io la vittima dell’incidente. Ho pensato, quindi, che bisogna fare qualcosa per evitare che prima o poi ci scappi il morto. Questa zona, infatti, da molti automobilisti e motociclisti viene vista come una pista di velocità e non è raro vedere delle frenate in prossimità delle strisce pedonali, con le persone costrette a buttarsi sui marciapiedi per evitare di essere travolt3”.

Giovedì scorso, 31 gennaio, l’auto guidata da Marius Pohrib, il 21enne romeno che ha travolto sul marciapiede in via Voison le mamme con i loro neonati, viaggiava ad una velocità di 70 chilometri orari.

La petizione, che in soli 2 giorni ha già raccolto una sessantina di firme, chiede quindi al Sindaco di “installare dei dissuasori di velocità con l’obiettivo di ridurre sensibilmente la velocità di tutti i veicoli che si trovino a transitare in corso Lancieri per garantire al meglio la sicurezza e l’incolumità di quanti, pedoni e ciclisti, abbiano a circolare lungo tale via.” E, in caso di inserimento di dossi, precisa il testo della petizione “si richede la conformazione di tali dossi lungo tutto l’asse della strada, per evitare il fenomeno, purtroppo frequente, di ciclisti e motociclisti che, per evitare di salire sul dosso, si sbilanciano eccessivamente verso il margine destro della carreggiata mettendo in pericolo se stessi e gli eventuali pedoni che dovessero trovarsi nelle vicinanze o uscire dagli accessi alla strada pubblica da luoghi privati presenti in loco.”

 

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