“Gli esiti dei controlli non hanno portato alla luce alterazioni microbiologiche nel pasto testimone e nelle confezioni integre analizzate, così come non hanno evidenziato criticità i controlli effettuati presso gli ambienti utilizzati nella preparazione dei pasti”. Lo comunicano oggi, sabato 25 maggio, le amministrazioni comunali di Montjovet e Nus, che lo scorso 9 maggio avevano ricevuto segnalazioni di malesseri in bambini frequentanti le scuole dell’infanzia e primarie, dopo il pasto in mensa.
L’indomani erano “state effettuate immediatamente le verifiche necessarie tramite l’azienda sanitaria locale e i Carabinieri del Nucleo antisofisticazioni sul servizio di ristorazione”. I militari non avevano rinvenuto, durante il sopralluogo, cibi scaduti o sporcizia. Mancavano i risultati delle analisi sul pasto campione sottoposto a sequestro, “contestualmente alle ispezioni”, dall’esito divulgato oggi dai due Comuni.
“Il servizio di mensa scolastica – scrivono le due amministrazioni comunali – è sottoposto a rigidi controlli ordinari ed è vincolato a procedure minuziose a cui il gestore del servizio è obbligato ad attenersi”. A Montjovet, nel giorno delle segnalazioni, erano stati consumati dai bambini (ma anche da alcuni adulti) 90 pasti. A Nus, avevano segnalato alcuni genitori in una lettera, il menù prevedeva quel giorno gnocchi al pomodoro, carpaccio di mocetta con parmigiano e rucola e insalata di carote.