Molotov contro l’Unicredit, il responsabile è un giovane operaio aostano

Il fatto risale al mese di maggio del 2011. Il ventenne avrebbe compiuto l'atto "in un momento di grande difficoltà e disagio, derivante da problemi personali legati al lavoro e a lutti famigliari".
Unicredit Banca di corso Padre Lorenzo
Cronaca

Dopo una lunga e complessa indagine, la squadra Digos della questura di Aosta ha individuato l’autore del lancio delle bombe molotov contro la filiale della Banca Unicredit di corso Padre Lorenzo, avvenuto nella notte tra il 7 e l’8 maggio scorso.

Si tratta di un giovane operaio aostano che secondo gli inquirenti avrebbe compiuto l’atto "in un momento di grande difficoltà e disagio, derivante da problemi personali legati al lavoro e a lutti famigliari".

Insomma, un gesto isolato che risulterebbe estraneo all’ambiente antagonista, sul quale inizialmente la Digos aveva concentrato le indagini. Nei giorni seguenti l’episodio, infatti, gli agenti avevano perquisito le abitazioni di tre studenti di età compresa tra i 19 e i 22 anni, residenti ad Aosta e dintorni, molto vicini al Collettivo studentesco valdostano. Una volta interrogati, ai tre erano stati sequestrati i telefoni cellulari. La procura aveva disposto una perquisizione informatica, ipotizzando un gesto a sfondo politico.

Il fascicolo però in mancanza di sviluppi era stato archiviato dal Gip, mentre la polizia giudiziaria ha continuato le indagini fino a quando non sono emersi nuovi elementi che hanno portato all’identificazione del giovane. "Il ragazzo ha confessato – ha spiegato questo pomeriggio in conferenza stampa Eleonora Arcioni, alla guida della Digos di Aosta – e la dinamica descritta corrisponde con i fatti avvenuti: solo una persona che ha assistito o partecipato all’azione poteva conoscere alcuni particolari".

Il fascicolo è stato quindi riaperto e ora, secondo il Procuratore Capo di Aosta, Marilinda Mineccia, "le indagini serviranno a fare chiarezza sulla vicenda e a capire se il soggetto ha agito da solo o in compagnia di qualcun’altro". Per l’operaio, l’ipotesi di reato è danneggiamento aggravato e detenzione abusiva di esplosivo.

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