Deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso. E’ il reato, introdotto nell’ordinamento italiano nel 2019 dal “Codice Rosso”, per cui il giudice monocratico Marco Tornatore ha inflitto ieri, martedì 19 gennaio, 5 anni e 4 mesi di reclusione a Yoel Abreu Polanco, dominicano di 29 anni residente ad Aosta. L’uomo era accusato di aver addentato e staccato quasi del tutto l’orecchio di un contendente, a seguito di un alterco.
I fatti, sui quali ha indagato la Squadra Mobile di Aosta, risalgono al 25 novembre 2019. L’imputato, nella ricostruzione degli inquirenti, coordinati dal pm Luca Ceccanti, era rientrato a casa dell’allora compagna dopo un periodo di allontanamento per un litigio. Vi aveva trovato, assieme a lei, degli amici. Con uno di questi, un cittadino senegalese 22enne, i toni si erano alzati, fino ad arrivare ad un confronto “faccia a faccia”. In quel frangente, il gesto violento di Abreu Polanco, risultato nell’amputazione pressoché integrale di tutta la parte centrale del padiglione auricolare sinistro.
In considerazione della “deformazione” e dello “sfregio permanente del viso”, nonché dell’aver cagionato “la necessità di cure” per un periodo non determinabile “ma sicuramente superiori a giorni 40”, l’accusa – rappresentata in aula dal pm Sara Pezzetto – aveva chiesto al giudice una condanna a sei anni di reclusione. Abreu Polanco, scappato dopo il litigio e finito ai domiciliari su ordinanza del Gip il 14 gennaio 2020 (poi revocati, a favore di misure cautelari meno afflittive), ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato. Nell’udienza sono stati sentiti anche alcuni testimoni.