Il Tribunale di Aosta, nel 2021, aveva assolto l’imputata dall’accusa di lesioni colpose aggravate. Per i giudici d’appello, con sentenza depositata a fine maggio, la carenza di formazione del lavoratore non esime dagli obblighi in fatto di sicurezza.
I fatti risalgono alla fine del 2021, quando un’enoteca a Cervinia chiude i battenti e il titolare si trova a vendere oltre 1.400 bottiglie, dal prezzo stabilito in un milione di euro. Il raggiro si consuma in un viaggio a Milano.
L’accusa era mossa ad un giovane che, all’epoca dei fatti, lavorava in una struttura per giovani con disagio mentale e riguardava la presunta violenza sessuale a due ragazze, una minorenne. Rapporti consenzienti, ma ottenuti – per i giudici – approfittando della loro condizione.
Si è chiuso oggi, dinanzi al Gup del Tribunale, il processo per omicidio colposo che vedeva imputato Massimo Facchini, titolare della ditta di Gignod incaricata dei lavori, che era assieme alla vittima al momento dei fatti.
Iniziato oggi, giovedì 11 maggio, a Torino il processo di secondo grado nato dall’indagine “Do Ut Des” dei Carabinieri su alcuni episodi corruttivi in Valtournenche e in ambito Anas. Proseguirà il 19 e 26 maggio prossimi, con le arringhe dei difensori.
Partito nella mattinata di oggi, giovedì 4 maggio, il gruppo di ciclisti al centro della manifestazione per ricordare le vittime del terrorismo, della mafia, del dovere e di ogni forma di criminalità. La manifestazione organizzata dal Sindacato Autonomo di Polizia.
Chiesta, dal pm D’Ambrosi, la riforma della sentenza con cui il Tribunale di Aosta aveva pronunciato il “non doversi procedere” nei confronti di un 43enne di origini marocchine. Per i giudici, i fatti palesano una volontà non omicidiaria.
E’ stato depositato, negli scorsi giorni, il ricorso con cui il pm Pizzato chiede di riformare l’assoluzione pronunciata lo scorso 8 novembre dal Gup del Tribunale nei confronti di Angelo Camputaro Lavorgna, 66enne di Saint-Vincent.
Il Gip ha archiviato, per l’insufficienza degli elementi raccolti per sostenere a processo l’accusa, il fascicolo riaperto nell’aprile 2021 sull’omicidio di Giuliano Gilardi, pensionato trovato ucciso a coltellate il 27 dicembre 2011.
A Stefano Corgnier, titolare del bar “Crazy Fox” di Aosta, lo scorso dicembre erano stati inflitti 9 anni e 2 mesi di carcere. Secondo il ricorso del suo legale, la sentenza del Tribunale di Aosta è viziata da illogicità ed errori in alcune valutazioni.
Si tratta del 44enne Patrick Giuseppe Michel Bertucci, finito in manette nel luglio 2022, in un’operazione antidroga condotta dai Carabinieri. L’inchiesta aveva riguardato anche il luogo ove era stata ritrovata morta Jessica Lesto.
In servizio meno della metà dell’organico previsto. Viste le risorse disponibili, “si può vivere solo sull’urgenza” ha spiegato ai media il presidente Eugenio Gramola. Se il settore civile non soffre, sul penale l’ufficio Gip risulta in apnea.
Il Gup Paladino ha inflitto un anno e 4 mesi di reclusione all’aostano Salvatore Lanatà. L’accusa riguardava due episodi dell’agosto 2021, in cui avrebbe accompagnato in auto una trentenne nei luoghi d’incontro con i clienti.
L’indagine aveva riguardato il “Centro dentistico e odontoiatrico valdostano snc” di Saint-Christophe. La Corte d’Appello di Torino ha inflitto 9 mesi di carcere a Silvio e Mattia Gasparella, nonché 7 mesi a Gian Enrico Aguzzi e Laura Padoin.
Il processo si è tenuto oggi, mercoledì 25 gennaio, al Tribunale di Aosta. Per l’accusa, nel 2007 aveva provato ad ucciderla accendendo un braciere in casa e nel 2021 strozzandola. Chiesti dal pm 15 anni di carcere.
Udienza conclusiva oggi, mercoledì 21 dicembre, del processo per tentato omicidio al 42enne Stefano Corgnier, titolare del bar “Crazy Fox” di Aosta. I fatti risalgono alla serata del 30 marzo scorso.