Morì in moto a Gaby, il pm chiede archiviazione

Gli accertamenti sull’incidente in cui, lo scorso 29 giugno, il 58enne Fabrizio Armani perse la vita lungo la strada della valle di Gressoney non hanno evidenziato responsabilità a carico dell’unica indagata.
Tribunale di Aosta
Cronaca

Il pubblico ministero Eugenia Menichetti ha chiesto l’archiviazione del fascicolo aperto, per omicidio stradale, a seguito dell’incidente in cui aveva perso la vita, lo scorso 29 giugno, il 58enne Fabrizio Armani. L’uomo era morto nello scontro tra la moto di cui era alla guida ed un suv, avvenuto lungo la strada regionale n. 44 della Valle del Lys.

Dalla ricostruzione del sinistro curata dalle forze dell’ordine non erano emerse violazioni al codice della strada da parte della 70enne di Milano che conduceva l’altro mezzo coinvolto, unica indagata. L’autopsia sul corpo della vittima, inoltre, non ha fornito elementi tali da orientare diversamente la lettura dei fatti, facendo concludere la Procura per l’assenza di elementi di responsabilità a carico della donna al volante del suv.

L’incidente era avvenuto in località Rubin, a Gaby, non lontano da una curva. Armani, di cui i soccorritori intervenuti non avevano potuto fare altro che constatare il decesso, era molto noto nella vallata, e non solo. Segretario comunale in pensione, a lungo in servizio a Fontainemore, era marito della consigliera regionale di “Impegno Civico” Chiara Minelli, insegnante da oltre trent’anni alle scuole di Pont-Saint-Martin.

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