Nel 2009 sono stati 383 i casi gestiti dal Difensore civico Flavio Curto

Presentata l’attività svolta lo scorso anno. ad oggi sono 50 i comuni e 7 le comunità montane convenzionate con questa figura a disposizione dei cittadini nei contenziosi nei confronti delle amministrazioni pubbliche.
Flavio Curto
Cronaca

Se a livello nazionale la figura del Difensore civico subisce i contraccolpi di una Finanziaria che ha tagliato fondi, portando alla soppressione della figura a livello comunale e consegnando le sue funzioni al futuro Difensore territoriale, figura che accorpa il difensore comunale e quello provinciale, in Valle d'Aosta l'attività del Difensore civico prosegue senza incidenze negative poiché il difensore è figura unica regionale con la quale gli enti locali hanno aperto convenzioni specifiche. In totale ad oggi sono 50 i comuni e 7 le comunità montane convenzionate con questa figura a disposizione dei cittadini nei contenziosi nei confronti delle amministrazioni pubbliche. Altri tre enti locali hanno comunque firmato nel corso del 2010 la convenzione. Il bilancio dell'attività svolta nel corso del 2009 dal difensore civico della Valle d'Aosta, Flavio Curto è stata presenta nel corso di una conferenza stampa nella quale è emerso l'incremento della casistica verificatosi nel 2008.

"La relazione dell'attività svolta per il 2009 – ha spiegato Flavio Curto – dà conto di una notevole mole di attività svolta, i casi sono stati infatti 383, e si attestano grosso modo a livello dell'anno precedente, che erano stati 385. Significativa anche l'ulteriore estensione di competenza dell'ambito di attività del difensore civico rivolta a numerosi enti locali che attualmente ammontano a 60. I casi dal nostro punto di vista sono tutti importanti allo stesso modo proprio perché è l'interesse del cittadino che deve essere soddisfatto".

Venendo ai dati le istanze affrontate hanno riguardato in prevalenza l'Amministrazione regionale, con 137 casi, a fronte dei 117 dell'anno precedente. La casistica relativa agli Enti locali si attesta a 97 casi, 42 casi sono relativi alle Amministrazioni periferiche dello Stato e 30 hanno riguardato l'USL.
I casi legati al contesto sociale sono quelli maggiormente diffusi. Dei 105 casi legati alle fasce deboli della popolazione la maggior parte hanno riguardato il problema casa. L'emergenza abitativa, infatti, guida la maggior parte di questo tipo di intervento del difensore civico. Il problema in questo caso riguarda il rapporto tra soggetti inseriti nelle graduatorie e la effettiva disponibilità di case. Dall'analisi dei casi è comunque emerso che le illegittimità in senso stretto sono state poche e dove riscontrate le amministrazioni destinatarie hanno sempre ritirato l'atto viziato o rimediato al comportamento illecito. Il cittadino si rivolge al difensore civico soprattutto per avere certezze relative alle modalità per fare valere i propri diritti o chiarimenti rispetto all'attività dell'Amministrazione interessata.

Oltre alla difesa, il difensore civico ha portato avanti attività complementari partecipando a Congressi specifici e organizzando incontri sul territorio per far conoscere maggiormente compiti e interventi della sua figura. In questo senso rientra l'attività svolta con le Istituzioni scolastiche che continuerà anche nell'anno in corso.

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