Del delitto di Elio Milliery, il pensionato 78enne trovato morto lo scorso 8 maggio poco distante dalla sua abitazione di La Salle, non è mai stata ritrovata l’arma usata dall’assassino, né l’unico indagato ha mai confessato. Dopo il deposito delle ultime perizie, il titolare del fascicolo, il pm Luca Ceccanti, non ha più dubbi: ad aver ucciso l’anziano è Osmany Lugo Perez, 34enne cubano in carcere dall’epoca dei fatti, accusato di omicidio volontario.
Il magistrato, alla fine della settimana scorsa, ha richiesto al Gip il giudizio immediato. Non si terrà udienza preliminare. Per la Procura, gli elementi chiave della colpevolezza sono due. Quello maggiormente rilevante è il rinvenimento, sulle mani e dietro le unghie di Perez, del sangue di Milliery. L’altro è rappresentato dalla conferma, giunta anche dallo stesso indagato durante un interrogatorio, di una violenta lite tra Perez e il pensionato di La Salle.
La causa scatenante del diverbio, scoppiato al termine di una serata di festa nell’abitazione di campagna di Milliery – durante la quale, stando alle risultanze delle indagini, alcuni invitati avevano assunto alcool e stupefacenti – sarebbe la gelosia di Perez nei confronti del valdostano, giacché quest’ultimo aveva iniziato a frequentare l’ex moglie del cubano.
Proprio la donna, prima dell’omicidio, aveva allertato i Carabinieri, avvisandoli della lite in corso nei pressi della casa del pensionato. Sul corpo di Milliery, ritrovato in una scarpata lungo la strada di accesso all’abitazione, erano evidenti diverse ferite da arma da taglio. Perez era stato rintracciato dai militari poco dopo, non lontano, in stato confusionale. Per gli inquirenti, si sarebbe sbarazzato dell’arma usata, verosimilmente un coltello, buttandolo nelle acque della Dora.
Dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere, in sede di interrogatorio del Gip, Osmany Lugo Perez, protagonista anche di un tentativo di suicidio in cella, aveva reso alcune dichiarazioni al Pm, nelle quali si era però limitato a spiegare il motivo del litigio con l’anziano, senza confessare l’omicidio. Al rito abbreviato, l’imputato sarà difeso da Davide Meloni, nuovo legale scelto dopo essere stato sinora assistito da Pierluca Benedetto.
