Le numerose giornate di pioggia del mese di luglio hanno scontentato un po’ tutti, dagli albergatori ai turisti, ma non i cercatori di funghi che grazie al grande caldo degli ultimi giorni hanno visto moltiplicarsi le occasioni per andare alla ricerca di finferli, mazze di tamburo, prataioli e porcini.
Se la ricerca e la raccolta sono alla portata di tutti, il riconoscimento – così come le successive fasi di pulizia e di preparazione – richiede invece una buona conoscenza dei funghi: le diverse specie sono migliaia e il rischio d’intossicazione alimentare è sempre dietro l’angolo.
Una possibilità alla quale non deve aver pensato più di tanto una famiglia milanese in vacanza nella nostra regione, quando ieri ha deciso di ordinare alcuni piatti proprio a base di funghi in un ristorante della media Valle. Poco più tardi, madre e figlie (M.E. di 53 anni, M.G. di 20 anni e M.C. di 18 anni) si sono presentate al Pronto soccorso con evidenti sintomi proprio da intossicazione alimentare.
Le tre donne sono state ricoverate in osservazione presso il reparto di Medicina d’Urgenza dell’Ospedale Umberto Parini di Aosta, che si è avvalso della consulenza di un esperto micologo dell’Azienda Usl. Le pazienti, dopo gli accertamenti necessari, sono state dimesse questa mattina, mentre sono in corso gli accertamenti del caso presso il locale coinvolto.