Le operazioni di verifica, riprese con le luci del giorno, hanno dato esito negativo. La riapertura al traffico verrà valutata dal sindaco di Rhêmes-Notre-Dame, valutata la locale Commissione valanghe.
Il distacco è avvenuto intorno alle 18. Sono in corso un sorvolo in elicottero e una ricognizione con personale a terra e unità cinofile. Seguono aggiornamenti.
La Guardia di finanza, su delega del pm Menichetti, lo ha ascoltato come persona informata sui fatti. E’ emerso che non esistono figure gerarchiche intermedie tra lo stesso direttore e il direttore del corso cui partecipava il gruppo in Valle d’Aosta.
Yassine Samir, marocchino, era stato fermato nel pomeriggio di ieri, giovedì 19 aprile, a Nus. Oltre alla reclusione, una multa da 17mila euro e la revoca della sospensione di due sentenze, tra le quali una del giugno 2017 per fatti dello stesso tenore.
L’oggetto che ha fatto scattare l’intervento di Polizia e artificieri era un parallelepipedo fasciato con del nastro oscurante, dal quale fuoriuscivano cavi elettrici di colore rosso e nero. Una realizzazione definita “molto credibile”.
Per il legale Giacomo Francini, che ha assistito il collega aostano Edoardo Valente nel processo per reati fiscali, la “sentenza di parziale condanna”, pronunciata oggi dal Tribunale di Aosta, “lascia dispiaciuti, ma soprattutto perplessi”.
Edoardo Valente, 63 anni, è stato invece assolto dall’ipotesi di aver evaso l’IVA. La chiamata in giudizio per reati fiscali era scattata a seguito di un controllo compiuto dalla Guardia di finanza. Disposte dal giudice anche alcune interdizioni.
Iniziata oggi, martedì 17 aprile, l’udienza preliminare che vede cinque imputati per concorso in omicidio colposo. La famiglia del bambino, i genitori e due fratelli, si sono costituiti parte civile.
L’uomo, Luigi Manzato, 58enne residente in Piemonte, è indagato per truffa aggravata, sostituzione di persona e falsità in titoli di credito. Due volte, attribuendosi false qualità, sarebbe riuscito ad ottenere soldi dal sacerdote.
Il pm Eugenia Menichetti ha disposto la citazione diretta a giudizio per Piersandro Cout e Aldo Janin, proprietario e operaio dell’alpeggio in cui aveva lavorato Aurelian Cochior, ritrovato morto poco lontano il 5 agosto 2017.
Agan Ramic, titolare di cittadinanza sia francese, sia bosniaca, ha risposto per oltre due ore alle domande del Gip Colazingari. Ha ribadito la tesi espressa dall’inizio al pm, per cui sarebbe “vittima dell’accaduto”, con l’esplosivo collocato da altri.
L’incidente è avvenuto alle 21.30 di ieri, domenica 15 aprile, sul tratto piemontese dell’autostrada, a Foglizzo. Intervenuta la Polizia stradale di Torino, assieme ai Vigili del fuoco di Ivrea. Le condizioni dei tre, 24, 22 e 25 anni, non sono gravi.