Per il perito, responsabilità degli indagati nella valanga di Chamolé

La guida Paolo Comune, incaricata di esaminare il distacco che lo scorso 7 aprile uccise due persone, è stato sentito oggi in incidente probatorio.
Valanga Pila Lago Chamolé
Cronaca
Nel prendere in esame la valanga dello scorso 7 aprile al col Chamolé, sviluppando l’incarico affidatogli dal Gip del Tribunale, la guida alpina Paolo Comune ha concluso per la sussistenza di “profili di colpevolezza” in capo ai sei rappresentanti della scuola di scialpinismo “Pietramora” del Cai, indagati dalla Procura di Aosta per disastro e omicidio plurimo colposi.
Il professionista è stato ascoltato oggi, dinanzi al giudice Colazingari, nell’ambito dell’incidente probatorio su quanto accadde lungo l’itinerario al rifugio Arbolle, quando una imponente massa di neve si staccò, travolgendo parte della ventina di partecipanti ad una uscita di un corso avanzato di scialpinismo, uccidendone due.
Nella perizia della guida, che nel frattempo è stata nominata direttore del Soccorso Alpino Valdostano, vengono individuati quali condotte imprudenti, in particolare, la scelta del percorso, il numero di partecipanti e l’orario di partenza del gruppo.
Nell’incarico assegnatogli, a Comune era stato chiesto di individuare quali fossero state le cause del distacco, accertando inoltre se l’evento fosse dipeso esclusivamente da cause naturali, ovvero se fossero intervenuti fattori umani, con particolare riferimento alla condotta degli indagati, il direttore del corso e cinque istruttori.
Nel fascicolo aperto dalla Procura, ed affidato al pm Eugenia Menichetti, che ora valuterà i passi da compiere verso la chiusura delle indagini preliminari, sono iscritti: Vittorio Lega, 51 anni, istruttore nazionale Cai di scialpinismo di Faenza e direttore del corso; Leopoldo Grilli, 44 anni, della sezione Cai di Imola; Alberto Assirelli, 50 anni di Ravenna; Paola Marabini, 56 anni di Faenza; Giacomo Lippera, 45 anni di Rimini; Matteo Manuelli, 43 anni di Imola.
Sotto la valanga, che quel sabato mattina aveva messo in moto una importante macchina di soccorsi, erano rimasti uccisi Roberto Bucci, 28enne snowboarder di Faenza, e Carlo Dall’Osso, 52 anni di Imola, settimo istruttore Cai previsto per l’uscita.

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