Sono conclusi gli accertamenti dei forestali della stazione di Aosta sulla morte di un pony a Gressan, raggiunto da un colpo di fucile da caccia nella giornata dello scorso 22 ottobre. Per un valdostano di 58 anni, residente nella stessa località dell’Envers, scatterà la denuncia per uccisione di animali altrui.
L’uomo, quel giorno, si era recato a caccia, attività per cui detiene regolare licenza e porto d’armi. L’equino si trovava all’interno di un recinto, in un prato, in una frazione bassa del comune. Sentito dal personale della stazione forestale all’indomani dei fatti, il cacciatore ha sostenuto essersi trattato di un gesto involontario, un incidente.
L’uomo ha spiegato che, a conclusione della giornata venatoria, per tornare dove aveva parcheggiato l’auto, ha “tagliato” nei prati, per fare più in fretta. Camminando, ha aggiunto, è scivolato e dal suo fucile è partito il colpo fatale per l’animale. Non esistono, stando alle investigazioni condotte, testimoni dell’accaduto.
Oltre all’imminente denuncia all’autorità giudiziaria, gli uomini del Corpo forestale della Valle d’Aosta hanno segnalato la vicenda alla Questura, competente per le verifiche sulla corretta gestione dell’arma da parte del cacciatore, rispetto alle norme che disciplinano gli spostamenti al termine dell’attività venatoria.
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Quando vado in montagna a camminare ho più paura di questi famigerati cacciatori che dei lupi….
come minimo gli levo la licenza a vita e spero in un bell’assegno per la famiglia che ha perso il pony..
concordo Luca