Processo coniugi Cunéaz: la corte sale a Lavod di Valpelline

Il 28 maggio prossimo i giudici Garbellotto, De Paola e Paladino, il Pm Fadda e avvocati dell'accusa e della difesa saliranno tutti a visitare i luoghi dove si sarebbe consumata la schiavitù del marocchino Ahmed Naghim.
Il paese di Valpelline
Cronaca
Accogliendo la richiesta degli avvocati difensori della famiglia Cunéaz, il 28 maggio prossimo i giudici del Tribunale di Aosta, insieme con il pm e gli avvocati difensori, effettueranno un sopralluogo in località Lavod di Valpelline dove Ahmed Naghim, di 35 anni, sarebbe stato segregato, privato dei documenti, malmenato per circa un anno, dagli agricoltori Napoleone Cunéaz e la moglie Clelia Bredy di Valpelline, che devono rispondere di sequestro di persona e riduzione in schiavitù. La visita in quel di Valpelline è stata decisa ieri mattina dalla Corte al termine dell'ennesima udienza del processo.

Dopo mesi viene così soddisfatta la richiesta dei coniugi Cuneaz: portare la Corte per un giorno a Lavod, in modo da far vedere a tutti dove viveva Ahmed. Visitare per capire insomma. Gli imputati secondo gli inquirenti avrebbero “schiavizzato'” il giovane marocchino obbligandolo a vivere nella sporcizia, a sostenere orari di lavoro massacranti, senza alcuna retribuzione, e minacciando di denunciare il suo stato di clandestino alle forze dell'ordine.  I coniugi, che erano stati arrestati nell'aprile 2005 durante un blitz dei carabinieri hanno sempre respinto tutte le accuse. Ugo Bredy, padre della donna ed Edi, figlio della coppia, sono a giudizio per lo stesso motivo.

Secondo quanto emerso dall’audizione dei sette testimoni della difesa durante l’udienza di mercoledì mattina, l'operaio marocchino avrebbe preso più volte il pullman per scendere ad Aosta. Gli autisti Ivo Perrino e Germano Vuillermoz, che da anni lavorano sulla tratta Aosta – Bionaz, che passa per Valpelline, messi davanti alla foto di Ahmed, hanno affermato di averlo portato in diverse occasioni. Così come un altro testimone Edy Passerat ha detto di averlo visto spalare la neve davanti alla Casa dei Cunéaz. Il processo riprenderà il 21 maggio con la deposizione di Silvano Juglair, testimone della difesa che ieri non si è presentato.

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