Prova di francese annullata dalla Regione: due indagati per rivelazione di segreto d’ufficio

Si tratta di un componente della Commissione esaminatrice originariamente nominata (poi revocata) e di un candidato, che hanno ricevuto di recente l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. La prova si era tenuta nell'aprile 2017.
Palazzo regionale
Cronaca

Per la Procura della Repubblica di Aosta, che ha concluso le indagini preliminari, sono state commesse irregolarità nella prova scritta di francese di un concorso dell’amministrazione regionale, tenutasi nell’aprile 2017, per l’assunzione di sei geometri. Nell’avviso inviato di recente ad un'insegnante, componente della Commissione esaminatrice originariamente nominata dalla Regione, e ad un candidato, il pubblico ministero Luca Ceccanti contesta il concorso nella rivelazione di segreto d’ufficio.

La segnalazione dell’accaduto era stata inviata alla magistratura inquirente dal Dipartimento personale ed organizzazione dell’amministrazione regionale, dopo l’annullamento in “autotutela” del test preliminare di accertamento della conoscenza della lingua francese, nonché della revoca e sostituzione della Commissione, ai fini della ripetizione della procedura. L’esito delle indagini avvalora lo scenario già parzialmente trapelato all’epoca: il partecipante indagato, durante lo svolgimento della prova, sarebbe stato in possesso di un foglio diverso da quelli consegnati ai partecipanti, recante lo sviluppo di una traccia simile a quella proposta.

Gli inquirenti hanno inoltre accertato come tra il commissario e il candidato destinatari delle contestazioni sarebbero intercorsi contatti telefonici, precedenti alla data del concorso. Lo svolgimento della prova non era stato interrotto sul momento. Il rinvenimento dell’elaborato “anomalo” aveva condotto ad una “segnalazione del presidente delle commissioni esaminatrici” (l’ex dirigente regionale Edmond Freppa), sulla base della quale, assieme “all’esame degli atti relativi alla prova svolta”, gli uffici regionali avevano poi deciso di annullare il test, per “per presunta violazione della segretezza delle notizie d'ufficio”, e di nominare commissari diversi. Il concorso era ripartito il 19 maggio, dopo i provvedimenti dirigenziali del caso, e si era poi concluso regolarmente.

I destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari hanno un periodo a loro disposizione per procedere – tramite i legali che li assistono – a produrre memorie, chiedere al pm di sentirli, oppure di compiere nuovi atti d’indagine. Dopodiché, la Procura stabilirà se richiedere al Gup il rinvio a giudizio dei due, o, in presenza di eventuali nuovi elementi, se disporre l’archiviazione del fascicolo.

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