“Quei bravi ragazzi” tutti casa e cocaina: quattro arresti

07 Febbraio 2019

 

Era attiva soprattutto nel quartiere Cogne e nel centro storico di Aosta la banda di spacciatori sgominata dall’operazione “Quei bravi ragazzi” della Polizia, scattata alle prime ore di oggi, giovedì 7 febbraio. In manette sono finiti in quattro, tutti residenti in città. In cella a Brissogne si trova l’uomo ritenuto il “gestore” del “giro”, che si occupava degli approvvigionamenti di cocaina da Torino alla Valle e di fissare gli appuntamenti con i clienti: il marocchino 29enne Yassine Samir.

Ai “domiciliari” sono invece i tre “corrieri” che provvedevano materialmente alle consegne, ritirando il denaro dai consumatori: i romeni Mariana Camelia Paun e suo figlio Claudiu Padure (19 anni), nonché Youssef Cheraa (34), anch’egli di origini nordafricane. Le indagini, cominciate ad inizio 2018 e coordinate dal pm Luca Ceccanti, hanno messo in luce la capacità del gruppo di movimentare 1.300 dosi di “neve” ogni due mesi, per un volume d’affari pari a 1.600 euro al giorno.

Seguendo i movimenti dei quattro, gli agenti hanno identificato una novantina di assuntori, tutti segnalati all’autorità prefettizia. Nel blitz di stanotte sono stati sequestrati quasi 2mila euro in contanti, una modica quantità di hashish, nonché un bilancino di precisione. L’organizzazione – ha spiegato ai cronisti il dirigente della Squadra Mobile, il commissario capo Eleonora Cognigni – “si caratterizzava per lo spiccato carattere commerciale e il cambio frequente di mezzi ed abitudini”.

Quest’ultimo, non era il solo stratagemma per sfuggire alle forze dell’ordine. Nelle conversazioni telefoniche intercettate, gli investigatori si sono resi conto anche dell’uso di “linguaggio in codice”: i quattro chiamavano gergalmente “ragazzi” le dosi di stupefacente, da cui il nome dato all’operazione, con un occhiolino all’opera di Martin Scorsese. Altra caratteristica era che tra i quattro corresse uno spirito di “estrema collaborazione”, per garantire le consegne ad ogni ora.

Almeno due degli arrestati sono “vecchie conoscenze” della Sezione Narcotici della “Mobile”. Samir è stato fermato due volte, tra il 2017 e il 2018 (nella prima circostanza era anche stato accusato delle percosse ai poliziotti intervenuti) e risultava ancora ai “domiciliari”, mentre Padure era stato arrestato nell’aprile dello scorso anno con 25 grammi di cocaina. Dal materiale raccolto indagando sull’organizzazione, dagli uffici di corso Battaglione non escludono ulteriori sviluppi.

Operazione polizia “Quei bravi ragazzi”
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