Rimane in carcere l’uomo accusato di violenza sessuale su una giovane donna disabile

Il gip Maurizio D'Abrusco ha respinto la richiesta di arresti domiciliari per Giuseppe Angeloni, presentata dal suo difensore Gian Paolo Zancan.
Cronaca

Resta in carcere Giuseppe Angeloni, 45 anni di Châtillon, accussato di violenza sessuale. Il gip Maurizio D’Abrusco ha respinto la richiesta di arresti domiciliari per Angeloni, presentata dal suo difensore Gian Paolo Zancan.
L'uomo, infatti, da venerdì scorso è in carcere con l'accusa di aver abusato di una giovane donna di 30 anni disabile psichica.
Secondo l'accusa, in tre o quattro occasioni, Angeloni avrebbe violentato la donna nei bagni della stazione dei pullman di Aosta.

Angeloni respinge duramente tutte le accuse, sostenendo di non aver mai abuso della ragazza.
Le presunte violenze, che sono state refertate in ospedale, sarebbero iniziate a metà agosto. Poi, il comportamento insolito della ragazza, aveva insospettito la madre, che aveva così trovato dei messaggini hard sul cellulare della figlia. A quel punto la madre della ragazza si era recata dai carabinieri di Châtillon/Saint-Vincent a sporgere denuncia.

Dopo l'ultimo stupro, la ragazza è stata portata in ospedale, dove i medici hanno riscontrato chiari segni di violenza. La madre è poi riuscita ad andare dai carabinieri di Châtillon a sporgere denuncia. Le indagini sono iniziate subito. Prima è stata ascoltata la giovane donna, che è riuscita a raccontare quello che le era accaduto. Ha spiegato di essere stata portata nei bagni della stazione dei pullman e lì si sarebbero consumate le violenze. La madre ha poi detto ai militari di aver letto i messaggini sul telefono, ma che poi erano stato stati cancellati. Sicuramente non dalla figlia, che non è in grado di farlo. Ma non solo. I carabinieri hanno anche la testimonianza degli addetti della stazione del pullman che avrebbero visto uscire dal bagno delle signore, prima la ragazza e poi Angeloni.

Cristina Porta

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