Risolto il caso del pirata della strada di Chambave

Alla guida dell'auto che si scontrò contro il motociclista c'era una donna. Si fermò a sincerarsi delle condizioni di salute del ferito dopo aver fatto inversione a U qualche centinaia di metri dopo il luogo dell'incidente ma il centauro non la riconobbe.
Cronaca

La caccia al presunto pirata della strada di Chambave è finita. La persona che lo scorso 2 settembre sembrava fosse svanita nel nulla dopo aver invaso la propria corsia di marcia e aver urtato un motociclista, facendolo cadere, è stata individuata dai Carabinieri del Nucleo Operativo del Comando Compagnia di Saint-Vincent e Châtillon. Le forze dell’ordine, allo stesso tempo, hanno chiarito anche la dinamica dei fatti, scagionando la donna, che guidava una Volkswagen Polo grigia, dalle accuse inerenti al reato di omissione di soccorso.

Secondo la ricostruzione effettuata dai Carabinieri, grazie a una serie di accertamenti e verifiche, mediante la raccolta di testimonianze e la visione dei sistemi di sorveglianza della zona, la donna non si era affatto data alla fuga, ma aveva effettuato una manovra per invertire la marcia e sincerarsi delle condizioni del motociclista.

"Il motociclista a terra e ferito (la progno di 7 giorni, ndr) – spiegano i Carabinieri – non aveva capito che la signora che si era fermata era quella coinvolta nell’incidente. Sia lui che i testimoni avevano visto proseguire l’auto e pensavano fosse scappata, mentre la signora cercava un punto idoneo a fare inversione ad U e tornare sul luogo dell’incidente. Così ha fatto, è tornata ed è scesa dall’auto per accertarsi delle condizioni del centauro e se qualcuno avesse già chiamato i soccorsi".

L’errore è nato anche dal fatto che sia il centauro, sia i testimoni, pensavano che l’auto fosse una Golf mentre in realtà era una Polo. Inoltre, all’arrivo della pattuglia dei Carabinieri, la donna si era già allontanata dalla zona dell’incidente.

 

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