Si sono concluse purtroppo in tragedia le ricerche di Franco Matta, 67 anni, di Champoluc. Il cadavere dell’uomo, che non era rincasato domenica sera, dopo aver lasciato casa diretto alla Punta Piure, nel gruppo del Monte Rosa, è stato ritrovato stamattina, in una pietraia.
Il ritrovamento è avvenuto alle 11 di stamattina, nel vallone a ovest della vetta, alla base di un salto di roccia sotto la cresta della Punta, a 2600 metri di altitudine, sul versante di Mascognaz. I soccorritori vi sono giunti grazie all’ausilio di un’unità cinofila.
Gli uomini del Soccorso Alpino Valdostano, con l’ausilio della Guardia di Finanza, dei Vigili del fuoco, del Corpo Forestale e dei volontari della Protezione civile, avevano battuto l’area dell’escursione sin da domenica sera, dopo l’allarme lanciato dalla figlia. Le ricerche iniziali non avevano dato esito, anche perché la zona, soprattutto nella parte in quota, era descritta come impervia, vasta e con più possibilità di itinerari.
Matta, che conosceva bene quelle montagne, dove viveva, era arrivato fino alla Punta Piure, su cui aveva posato delle bandierine tibetane, poi le sue tracce erano diventate illeggibili. Dopo un colloquio con la famiglia, e un’analisi del lavoro svolto, martedì sera, il Soccorso Alpino Valdostano aveva deciso di ritornare in alcune zone, operazione che non era stata possibile ieri per il maltempo e che, stamattina, ha condotto al ritrovamento del corpo.