“I’m easy”, a voler dire “va bene così”. Sono le parole con cui un turista inglese, dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Aosta Marco Tornatore e tradotto da un sottufficiale dei Carabinieri, ha dichiarato stamane l’intenzione di rimettere la querela nei confronti di Mehmed Mehmedov, 45enne di origini bulgare, arrestato dai militari dell’Arma per aver rubato un tablet dall’auto dell’uomo, in vacanza in Valle e momentaneamente ad Aymavilles, dove è avvenuto il furto.
L’udienza, con rito direttissimo, si è così chiusa per “non doversi procedere”, visto il ritiro della denuncia a carico dell’imputato. Mehmedov era stato fermato nel pomeriggio di ieri, 26 aprile, attorno alle 16. Difeso dall’avvocato Viviane Bellot, durante il processo aveva espresso le sue scuse per l’accaduto, raccontando inoltre la sua storia di lavoratore saltuario. Il tablet, nel frattempo, era già tornato nelle mani del legittimo proprietario.
Quindi, la comparizione in aula della parte lesa, la rinuncia a perseguire l’imputato e la conclusione del pubblico ministero Luca Ceccanti con la richiesta di non doversi procedere, accolta dal giudice. Prima di lasciare il palazzo, il turista britannico si è congratulato con i Carabinieri presenti e con la corte per “l’efficienza della giustizia italiana”. Parole di stima cui il sottufficiale che traduceva la conversazione ha risposto con un sentito “it’s our job” (“è il nostro lavoro”) e una stretta di mano.