Scaricava file a contenuto pedopornografico: denunciato un giovane valdostano

Le indagini del comando provinciale delle fiamme gialle di Venezia hanno coinvolto tredici regioni, tra cui la Valle d'Aosta. Nel computer del valdostano sono stati trovati 15 mila file scaricati illegalmente, molti di questi a contenuto pedopornografico.
Cronaca

Un giovane di 30 anni di Aymavilles è accusato di pedopornografia ed  è stato denunciato a piede libero dal comando provinciale delle fiamme gialle di Venezia, per aver scaricato numerosi file a contenuto pedopornografico.

Le indagini hanno coinvolto tredici regioni, tra cui la Valle d'Aosta. Il blitz è scattato al termine del monitoraggio della rete internet. Cinquanta le perquisizioni avvenute in tutto il paese.Tutto era partito per reprimere il fenomeno della pirateria musicale, ma nel corso delle indagini i finanzieri sono arrivati al giovane valdostano e a un altro uomo. Entrambi scaricavano da internet materiale pedopornografico e con il cosiddetto file sharing condividevano illecitamente tutto il materiale.

Nel computer del valdostano sono stati trovati 15 mila file scaricati illegalmente, molti di questi a contenuto pedopornografico. Inizialmente, era finita nei guai la madre del giovane poiché l’utenza telefonica è intestata a lei. Ma le indagini accurate e approfondite hanno permesso di capire che la donna era all’oscuro di tutto, e che era il figlio a scaricare e condividere materiale pedopornografico.

Non si tratta di ragazzini che si scaricano una canzone – spiegano dalle fiamme gialle di Venezia – ma di una prassi consolidata e rischiosa. Infatti, dietro agli illeciti della violazione del diritto d’autore, spesso si nascondono insidie ben più gravi per i giovani. Questo sistema di scambio di documenti, spesso rischia di essere usato per catturare in rete adolescenti per scopi certamente non nobili. Si tratta tutte di persone che non hanno rapporti tra di loro, non si conoscono neppure”.

L’operazione ha portato alla denuncia di due persone per violazione in materia di pedopornografia e altre 46 sono state denunciate per la violazione alla normativa sul diritto d’autore. Sono stati sequestrati 2 milioni di file audio e video duplicati abusivamente, 16 mila i supporti come cd e dvd sequestrati, 72 i computer, 200 gli hard disk.

Ora, le indagini proseguono per capire esattamente che ruolo avesse il giovane valdostano denunciato.

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