Sci, la Svizzera non chiude tutto, ma arretra e impone nuove restrizioni

Per aprire le stazioni sciistiche del territorio elvetico dovranno ricevere un’apposita autorizzazione dal loro cantone, accordata solo se la situazione epidemiologica lo consente.
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Cronaca

La Svizzera non si piega al pensiero dominante europeo che vuole le stazioni sciistiche chiuse sotto il periodo natalizio, ma arretra e impone nuove restrizioni allo sci per ridurre il contagio.

Il Consiglio Federale ha deliberato ieri, venerdì 4 dicembre, nuove misure restrittive Per aprire le stazioni sciistiche del territorio elvetico dovranno ricevere un’apposita autorizzazione dal loro cantone. Autorizzazione che sarà accordata solo se la situazione epidemiologica lo consente ovvero se si registreranno tassi accettabili di occupazione degli ospedali e una buona capacità di tracciamento dei contatti.

Le stazioni già aperte potranno proseguire l’attività ma dovranno chiedere anch’esse un’autorizzazione per fare approvare i loro piani per la protezione. Tra le misure imposte: il rispetto del distanziamento, l’uso obbligatorio della mascherina, la riduzione della capienza degli impianti chiusi come teleferiche e telecabine a partire dal 9 dicembre. Gli sciatori, inoltre, non saranno autorizzati ad entrare in un ristorante in assenza di un tavolo libero, potranno consumare solo seduti e in gruppi di massimo quattro persone, ad eccezione per le famiglie con bambini e i congiunti.

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