"Vogliamo dire basta: sono sei lavoratori innanzitutto, che hanno diritto ad un percorso giuridico che seguirà il suo iter previsto in queste situazioni". Così la Fp Cgil, Fp Cgil medici, dirigenti SSN, il Sindacato Dirigenti Tecnico Amministrativi SIDIRRS e l'Anao in relazione all'indagine a carico di sei lavoratori dell'Azienda Usl indagati per illeciti sulle timbrature.
"Nomi, cognomi e contestazioni vengono riportati nel dettaglio; titolo comunemente diffuso: i "furbetti" del cartellino. Ad un'interpretazione frettolosa e superficiale, verosimile per un'opinione pubblica ormai disabituata dalla mole immensa di informazioni disponibili, ad un "consumo" oculato e critico delle stesse, verrà in mente il "mostro" in prima pagina" prosegue la nota del sindacato.
"Non basta il condizionale per ricordare che sono persone e non devono, a prescindere, essere messe sulla graticola. Ma ciò che ulteriormente ci preoccupa, è il clima di caccia alle streghe che si sta creando: quel titolo (furbetti), banalizza i contesti e induce ai luoghi comuni: vogliamo ribadire con forza ed orgoglio, che i lavoratori e le lavoratrici della sanità, come quelli degli altri enti ed amministrazioni pubbliche, lavorano ogni giorno per erogare beni e servizi, utili alla comunità intera.".