Sequestrati 230 kg di botti di Capodanno fuori norma, denunciati due commercianti cinesi

Il materiale sequestrato dai Carabinieri ha un valore complessivo di alcune decine di migliaia di euro. I due esercenti, entrambi cinesi, H.A., 55 enne e C. F, 28enne, sono stati denunciati per "vendita di prodotti industriali con segni mendaci".
I fuochi d'artificio sequestrati
Cronaca

Mancano poche ore alla fine dell’anno e nei negozi spopolano fuochi d’artificio e botti. Peccato che in molti casi petardi e simili non siano conformi alle normative comunitarie e di settore: lo dimostrano i 230 kg di materiale pirotecnico sequestrati dai Carabinieri negli ultimi giorni. Le forze dell’ordine, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, dalla vigilia di Natale a oggi hanno predisposto una serie di controlli nei negozi che vendono questo tipo di oggetti.

I Carabinieri della Compagnia di Aosta hanno sequestrato circa 60 kg di petardi senza marchio CE e con marchio contraffatto presso un negozio di Saint Christophe: per eludere i controlli, la merce era stata mischiata con altra in regola. Nel frattempo i Carabinieri della Compagnia di Saint-Vincent hanno sequestrato per le stesse motivazioni altri 170 kg, in un altro negozio. Inoltre sono stati trovati circa 350 prodotti elettronici non in regola con le normative in materia di codice del consumo. Il materiale sequestrato dai Carabinieri, ora in custodia al Corpo Forestale, ha un valore complessivo di alcune decine di migliaia di euro.

“C’è un aspetto tributario e uno extra tributario – ha spiegato il Direttore dell’Agenzia delle Dogane, Biagina Rilievi – una vera e propria frode in commercio”. A spiegare nel dettaglio cosa è stato contestato ai commercianti è stato il responsabile del Servizio Antifrode dell’Agenzia, Marco Ferina, che si è occupato del “caso” insieme alla collega Sabrina Forcellati, responsabile dell’Iva intracomunitaria: “In alcuni casi il marchio CE è stato alterato, giocando sull’ambiguità tra gli acronimi “Conformità Europea” e “China Export”, mentre il altri mancavano proprio le informazioni obbligatorie su produzione e norme di sicurezza”.

I due esercenti, entrambi cinesi, H.A., 55 enne e C. F, 28enne, sono stati denunciati per vendita di prodotti industriali con segni mendaci, articolo n°517 del codice penale. “In teoria rischiano fino a 20mila euro di multa e due anni di reclusione – ha spiegato il comandante dei Carabinieri Samuele Sighinolfi – anche se dipenderà molto dai risultati delle analisi sul materiale sequestrato: per prima cosa bisogna verificare che l’esplosivo sia deflagrante, quindi ammesso dalla normativa vigente, e non detonante. In quel caso avremmo a che fare con armi esplosive e quindi un altro tipo di reato". I controlli continueranno ancora oggi e nei prossimi giorni “al fine di evitare incidenti che purtroppo spesso avvengono per la scarsa sicurezza dei prodotti messi in vendita”. 

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