Serata danzante “abusiva” e senza misure Covid, sanzioni a Châtillon
Lo svolgimento di “una serata danzante, con la partecipazione di almeno 150 avventori” è stato individuato dalla Questura di Aosta, nell’ambito della vigilanza sul rispetto delle disposizioni di settore e sul contenimento del Covid-19, in un locale della media Valle, lo scorso fine settimana. Il “Lago Movida” di Châtillon è stato quindi sanzionato per “l’abusiva attività da discoteca” e per “le infrazioni alla normativa vigente” sul nuovo Coronavirus.
Nella ricostruzione dell’accaduto, testimoniato anche da alcuni video, l’appuntamento era iniziato in modo regolare rispetto ad autorizzazioni e norme, offrendo la musica proposta da un dj in “aggiunta” alla consumazione di cibo e bevande ai tavoli, ma dalla mezzanotte circa (anche per l’aumento di clientela con il passar delle ore) il contesto si è trasformato in un vero e proprio intrattenimento danzante, non consentito dai protocolli Covid-19 (i locali da ballo sono, al momento, ancora chiusi in ragione dell’emergenza sanitaria).
Oltre alle sanzioni, il gestore è stato diffidato formalmente dagli uomini della Divisione Polizia Amministrativa Sociale e dell’Immigrazione a “reiterare tali comportamenti”. Infine, le condotte contestate sono state segnalate dalla Questura ai servizi regionali di prefettura, con richiesta di applicare al locale la sanzione accessoria della chiusura temporanea del locale (per un periodo che può variare da 5 a 30 giorni).
Dall’inizio dell’anno – ricordano da corso Battaglione – sono stati sanzionati 13 esercizi commerciali per “lampanti violazioni” delle norme in essere “in periodo pandemico”, con le ultime due infrazioni (quelle di Châtillon e in un pub di Aosta) “che sono state sviluppate trasgredendo volutamente” anche il testo unico delle leggi di Pubblica Sicurezza “per l’attività da discoteca del tutto clandestina, a discapito di altre categorie, che anche nell’interesse della collettività, hanno rispettato” le regole. La titolarità della licenza per il ballo non è solo un adempimento burocratico, ma certifica l’accertamento di profili di sicurezza (vie di fuga, ecc…) nell’interesse, in primis, della clientela.