Sette anni di carcere per l’aggressione alla Festa della birra di Gressoney

Adrian Mihai Mihailescu, di 26 anni, è uno dei due aggressori Ilenia Franchino, di Tavagnasco, e di Diego Vigna Ton di Quincinetto. Il pm aveva chiesto una pena di 6 anni.
Adrian Mihai Mihailescu
Cronaca

E' stato condannato a sette anni di carcere per aver aggredito una coppia di canavesani alla festa della birra di Gressoney.

Questa mattina, mercoledì 2 dicembre, il tribunale di Aosta, presieduto da Marco Tornatore (giudici a latere Davide Paladino e Paolo De Paolo) hanno condannato Adrian Mihai Mihailescu, di 26 anni, romeno.

‘'E' stato un brutale pestaggio, un'aggressione senza motivi – ha spiegato il pm Luca Ceccanti, nella sua arringa finale – e le dichiarazioni dell'imputato in aula in alcune parti sono poco credibili. Il giovane dice essere intervenuto per fare smettere il suo amico, ma poi di essere andato via. Lasciando i due ragazzi a terra''. Il pm ha chiesto una pena di 6 anni.

Per gli stessi reati, lesioni e rapina, era già stato condannato a sei anni, con rito abbreviato, il connazionale dell'imputato, Gheorghe Bitcos,di 23 anni, attualmente latitante.

L'imputato era stato arrestato il 22 ottobre scorso, a seguito di un mandato di cattura internazionale. Infatti, pochi giorni dopo la brutale aggressione era fuggito.

In aula sono state sentite anche le parti offese: Ilenia Franchino, 29 anni di Tavagnasco e di Diego Vigna Ton, 30 anni di Quincinetto. I due ricordano poco dell'aggressione. Lui nulla. La ragazza ricorda solo che un giovane li aveva avvicinati e senza motivo aveva colpito Vigna Ton. Lei a quel punto lo aveva aiutato ad alzarsi e avevano cercato di allontanarsi. Ma da quel momento non ricorda più nulla. Non sono neppure stati in grado di riconoscere i loro aggressori. Ilenia Franchino ha dichiarato a colpire per primo era stato quello più alto, (Bitcos, ndr) e che il suo amico era rimasto dietro.

Sentito anche l'imputato che ha fornito al sua versione dei fatti. ‘'Bitcos ha iniziato a colpire, io ho cercato di separarli, poi ho dato un pugno al giovane italiano perché mi aveva detto delle frasi offensive, che il mio amico mi ha tradotto. Bitcos quando ha visto che volevo separarli mi ha minacciato e a quel punto me ne sono andato via''.

I due ragazzi per quell'aggressione avevano rischiato di morire. Gli agenti della squadra mobile della questura di Aosta erano arrivati ai due romeni dopo due mesi indagini e Bitcos aveva confessato l'aggressione.

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