Sparatoria via Parigi: la difesa chiede 80mila euro di risarcimento all’ispettore Cirri

E' iniziato questa mattina, davanti al giudice di pace di Aosta, Nicolò Tambosco, il processo a carico dell'ispettore di polizia Francesco Cirri, di Aosta, accusato di aver ferito, nel 2008, con un colpo di pistola, Ben Rejed Chroki, cittadino tunisino.
Il luogo della sparatoria
Cronaca

E' iniziato questa mattina, davanti al giudice di pace di Aosta, Nicolò Tambosco, il processo a carico dell'ispettore di polizia Francesco Cirri, di Aosta, accusato di lesioni personali colpose.

Il poliziotto è accusato di aver ferito, con un colpo di pistola, Ben Rejed Chroki, di 25 anni, cittadino tunisino residente ad Aosta. Il giovane è rimasto ferito il 19 settembre del 2008 in un’operazione anti droga. Il colpo sarebbe partito accidentalmente dalla pistola del poliziotto. Nell’auto del tunisino, gli agenti ritrovarono quasi mezzo chilo di droga. E proprio per l’accusa di spaccio, l’immigrato ha patteggiato un anno e sei mesi di carcere.

Il giudice di pace ha cercato la conciliazione tra le due parti, come previsto dal codice. E proprio per dare modo alle parti di prendere una decisione su di una possibile conciliazione, il togato ha rinviato l'udienza al 23 luglio.

''Noi siamo disponibili a trattare – spiega al giudice l'avvocato Filippo Vaccino, che assiste Ben Rejed Chroki – ovviamente previo equo risarcimento. Dalla perizia che abbiamo fatto, il mio assistito ha avuto un danno biologico del 18%. E proprio in base alle tabelle di Milano, il risarcimento è quantificabile in 80 mila euro, anche se siamo disposti a trattare. Se veniamo risarciti, ovviamente ritiriamo la querela''.

Per l'avvocato Maria Chiara Marchetti, difensore dell'imputato, ''la cifra è sproporzionata. Vi è molto rammarico per quello che è accaduto, avevamo già fatto delle proposte di trattativa, ma ovviamente le cifre sono molto lontane da quelle chieste''. ''La cifra mi sembra elevata – ha commentato Tambosco – io personalmente ne avevo pensate altre, per capirci in un rapporto una a sette rispetto a quella avanzata dalla difesa. Del resto è sicuro che non ci siano state lesioni permanenti che abbiano alterato le funzionalità fisiche, ovvio una grande sofferenza questa sì''.

L'ispettore Cirri ha sempre sostenuto che il colpo è partito accidentalmente, a causa di un sobbalzo dell'auto su cui si trovava il tunisino, mentre era chinato ad armare la pistola per sparare alle gomme e impedirne la fuga. Infatti, secondo quanto dichiarato dal poliziotto, l'immigrato avrebbe tentato di investirlo con l'auto per fuggire. Il tunisino, invece, ha detto di non aver mai tentato di scappare, che era chiuso in auto, e di non aver mai messo in moto il mezzo.

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