“Sto bene”, ma appena gli agenti si allontanano sale in moto ubriaco

La Polizia locale ha denunciato, nella serata di ieri, giovedì 14 novembre, un 60enne della “plaine”, P.B., risultato alla guida – una volta raggiunto e fermato – con quasi quattro volte il tasso di alcolemia consentito.
Immagine di archivio
Cronaca

Aveva superato di quasi quattro volte il tasso di alcolemia consentito dalla legge. Erano le condizioni in cui un 60enne residente nella “plaine”, P.B., è stato bloccato alla guida di una moto nella serata di ieri, giovedì 14 novembre, da una pattuglia della Polizia locale di Aosta. La patente dell’uomo è stata ritirata in vista della sospensione (con conseguente denuncia per aver condotto in stato di ebrezza) e il mezzo a due ruote sequestrato.

La vicenda ha inizio quando gli agenti della sezione viabilità e pronto intervento, perlustrando il capoluogo regionale, notano un’ambulanza intenta ad intervenire lungo viale dei Partigiani. Si fermano per prestare supporto e, ai loro occhi, l’uomo raggiunto dai soccorritori (chiamati da un passante che aveva scorto la persona in difficoltà) appare confuso e quasi incapace di reggersi in piedi.

Tuttavia, rassicura tutti, tanto che rifiuta l’intervento sanitario, firmando l’apposito modulo, e il mezzo di soccorso si allontana. La pattuglia si trattiene ancora con lui, acquisendo informazioni sul suo indirizzo di casa, che l’uomo assicura di essere in grado di raggiungere autonomamente. Gli agenti, conclusi gli accertamenti, gli consigliano calorosamente di utilizzare un mezzo pubblico e fanno per allontanarsi, decidendo comunque di restare in zona per verificare la situazione.

Invertita la marcia dell’auto di servizio poco distante, ripassando si accorgono dell’assenza di una moto che era parcheggiata nei paraggi poco prima. Si buttano alla “caccia”, secondo le indicazioni date dall’uomo, e raggiungono l’improvvido centauro all’altezza del passaggio a livello di via Carrel, chiuso in quel momento. Lo conducono al Comando di via Monte Emilius e lo sottopongono all’“etilometro”, che certifica l‘ebrezza. A quel punto, muoversi a piedi è rimasta la sua sola opzione.

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