Tar, 67 ricorsi presentati nel 2016. Si punta ad accorciare ancor più i tempi della decisione

La prima uscita pubblica del neo presidente della Regione, Pierluigi Marquis, è stata questa mattina all’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar di Aosta. Proprio il tribunale amministrativo sarà chiamato a decidere il futuro del nuovo esecutivo.
Il neo presidente del Tar Andrea Migliozzi
Cronaca

Scherzi del destino. La prima uscita pubblica del neo presidente della Regione, Pierluigi Marquis, è stata questa mattina all’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar di Aosta.
Proprio il tribunale amministrativo sarà chiamato a decidere il futuro del nuovo esecutivo.

Al momento il ricorso annunciato nei giorni scorsi dall’ex presidente Rollandin non è stato ancora depositato, in attesa di ricevere la documentazione sulla convalida dei consiglieri regionali supplenti.  Quest’ultima venerdì scorso era stata resa possibile dall’abbassamento del quorum da 35 a 31 consiglieri, come indicato da due pareri fatti confezionare dal Presidente del Consiglio regionale, Andrea Rosset.

L’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar di Aosta è stata questa mattina l’occasione per tracciare, da parte del nuovo Presidente Andrea Migliozzi, un bilancio dell’attività.

Nel 2016 sono stati 67 i ricorsi arrivati al Tar, 65 nel 2015 mentre nei primi tre mesi del 2017 si annuncia un trend in diminuzione. La maggior parte dei ricorsi ha interessato la materia degli appalti e l’edilizia, “con qualche significativa incidenza per quelli in materia di stranieri.

“Si dirà Regione piccola, pochi ricorsi – ha sottolineato il Presidente Migliozzi  – e sarà anche così, ma non è solo una questione di rapporto statistico tra l’entità della popolazione e il numero di gravami: concorrono a tale diminuzione certamente i costi economici da sopportare in ordine all’attivazione dell’iniziativa giudiziaria, come già detto, ma è anche vero che il contenzioso amministrativo al pari di altri fenomeni sociali costituisce la cartina di tornasole dell’area territoriale di riferimento e se così è si deve dedurre necessariamente che le pubbliche amministrazioni insistenti sul territorio valdostano operano più o meno correttamente”.

L’esiguità del numero di ricorsi ha come conseguenza la definizione in tempi rapidi dei contenziosi. “Proprio per soddisfare la giusta necessità di accorciare quanto più possibile i tempi della decisione – ha aggiunto Migliozzi – è mia intenzione rafforzare l’utilizzo dell’istituto processuale della sentenza in forma semplificata in relazione alle istanze cautelari”.

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