“Da diciott’anni siamo qui e non era mai successo niente”. Dalla voce di Giulio Bortolotti, titolare della tabaccheria del Capoluogo di Pollein, a pochi passi dal municipio del Paese, affiorano apprensione e amarezza. Attorno alle 19 di oggi, un individuo incappucciato è entrato nel negozio, con una pistola in mano. Il tentativo di rapina è però andato a vuoto per la reazione di chi era dietro al banco in quel momento.
Della tabaccheria, all’ora in cui il malfattore ha tentato di impossessarsi dell’incasso, si occupava Mariano, 75 anni, padre di Giulio. La situazione in cui si è trovato era di quelle da far gelare il sangue nelle vene, ma l’anziano ha avuto la prontezza di spirito di reagire, con l’aiuto di un coltello che aveva dietro il banco. Il rapinatore, probabilmente colto di sorpresa dalla reazione, ha colpito Bortolotti al capo, per tre volte con il calcio della pistola, poi è scappato, raggiungendo un complice che lo attendeva in auto, parcheggiato poco lontano.
I due sono riusciti a dileguarsi a bordo del mezzo, mentre l’uomo, ferito, è stato trasportato al “Parini” dal 118: è in fase di diagnostica, ma le sue condizioni non sono giudicate gravi dai sanitari. Dell’accaduto si occupano i Carabinieri, che hanno compiuto i primi rilievi nella tabacchiera e sono alla ricerca di elementi utili, forniti magari da telecamere di videosorveglianza nella zona. Dalle prime informazioni raccolte, sembra che il rapinatore si sia rivolto a Bortolotti in italiano, senza particolari inflessioni, prima della colluttazione che lo ha finalmente condotto alla fuga.
Un paio d’ore l’accaduto, al Pronto Soccorso dell’ospedale di Aosta si è presentato un uomo con alcune ferite da arma da taglio: la sua posizione è al vaglio degli inquirenti. Potrebbe esssere il rapinatore, ferito dall’anziano in tabaccheria, e una prova decisa in questo senso potrebbe derivare dal confronto dal suo Dna con quello contentuo nel sangue trovato sul luogo del delitto.